Godzilla approda su PS4


La passione è qualcosa che brucia dentro di noi e ci fa superare tutti gli ostacoli che il buonsenso ci segnala e questo non vale solo in amore ma anche, e molto di più, nelle passioni di tutti i giorni come lo sport ed adesso i videogiochi.
Un tempo si sentivano i vecchietti spancionare di calcio e politica al bar ma con anni di ritardo anche da noi sono venuti fuori i gruppetti nerd che discutono delle proprie passioni.
Questo outing culturale ha permesso anche ai vecchietti come me di parlare in pubblico, e su questo blog, delle mie passioni e ce n'è una che non avevo ancora nominato, Godzilla!


Infatti amando molto i live action giapponesi ed i tokusatsu come non si può adorare quel tenero lucertolone di Godzilla, anzi è proprio lui la fonte della mia passione.
Tralasciando un attimo il fattore nostalgia dei vecchi film, molto superiori come qualità narrativa e sentimento a quelli moderni della Millenium series, bisogna precisare che il gioco PS4 sbarcato qualche giorno fa nei negozi non è che un porting di quello uscito a dicembre del 2014 su PS3 e non è migliorato per niente.


Avevo provato la demo giapponese ed erano subito sorti un sacco di dubbi quindi diciamolo chiaramente, senza il fattore nostalgia questo gioco è davvero mediocre e lo sconsiglio a tutti coloro che cercano un picchiaduro decente o semplicemente un gioco decente.
Per i fan di Godzilla invece è una piccola perla da avere assolutamente, piena di chicche storiche come le schede dei mostri con le foto dei film, e l'atmosfera è quella giusta per un B-movie old style.
Infatti il difetto del gioco è che è così radicato sulla fedeltà con le situazioni ed i personaggi da essere obsoleto per sua scelta.


Godzilla ed i mostri giganti in generale si muovono con una lentezza esasperante per gli standard moderni ma ciò è assolutamente fedele al concept dei film così come la struttura dei livelli in cui c'è la devastazione della città e poi arriva un altro mostro gigante con cui combattere e niente è tutta così la modalita dio della distruzione e va ripetuta più volte con Godzilla e poi con gli altri kaiju sbloccati.


Se prima ho parlato di picchiaduro è a causa della modalità re dei kaiju che presenta una serie di sei combattimenti tra mostri giganti in stile arcade e poi c'è anche il VS online, e purtroppo solo online grave mancanza per un gioco simile non poterlo giocare in due in locale, ed anche qui gli scontri sono poco fluidi e per esperienza personale pieni di lag.



Come dicevo ci sono mille citazioni e chicche per i fan storici di Godzilla partendo dall'era Showa e Heisei sino alla Millenium series con i vati kaiju riprodotti così fedelmente da chiedersi se dentro quei pupazzoni hanno ricreato anche l'omino.
Infatti la grafica è volutamente minimalista con scenari spogli e circoscritti a zone piccole per lo stile di gioco.



Il bello risiede nel raccogliere i file su Godzilla nelle aree specifiche segnate in rosso sul radar, passando così alla visuale cinematografica che ricrea le scene dei film, ed è presente una modalità diorama dove posizionare i pupazzi sbloccati per creare scene da fotografare.


Certo per gli standard moderni non è un gran che ma devo dire che la scimmia di Godzilla è tornata più forte che mai ed ha oscurato anche Batman Arkham Knight che dopo un ottimo inizio è diventato altrettanto ripetitivo.
La cose che non sopporto di questo gioco è la modalità evoluzione che permette di migliorare i kaiju e sbloccare nuove mosse ma è strutturata male, richiede di giocare sino allo sfinimento la modalità dio della distruzione con tutti i personaggi e prendere tante cellule di determinati mostri non è facile visto che la loro comparsa è semicasuale.


La longevità è certamente alta ma si fonda sulla ripetitività delle solite azioni e se non si è un fan accanito è difficile da digerire.
I trofei tutto sommato sono semplici e basta solo fare molto grinding, cosa comunque necessaria per alcuni obbiettivi, ma non so se lo platinerò a breve.
Certamente il mio amore per i kaiju mi fa superare molti ostacoli, come Pacific Rim, però consiglio di evitare questo gioco perché il vero problema è la giocabilità.


Se avete letto sin qui vuol dire che anche voi amate Godzilla e volete sapere com'è realmente questo gioco, ebbene Godzilla pet PS3 e PS4 è uno dei giochi con il set di comandi più scomodo di sempre, per girarsi lateralmente bisogna tenere premuto L1 o R1 mentre il kaiju ruota su se stesso come un perno e se non si muove la visuale con la leva destra sepesso so cammima goffamente nella direzione sbagliata, inoltre come se i mostri giganti non fossero lenti i comandi non sono per niente reattivi.


Anche questa è una scelta per enfatizzare la maestosità di queste creature ricreando coreografie degne dei film classici ma la giocabilità ne risente parecchio e giochi come War of the Monster ed addirittura Rampage risultano più fluidi.
Se amate davvero Godzilla questo è il gioco che metterà alla prova la vostra passione, io l'ho superata ed ho passato queste serate in compagnia di questo gioco senza chiedere nulla se non del sano trash, ma molte persone potrebbero uscire distrutte da questa prova state attenti. 
Godzilla è un gioco che cerca in tutti modi di non deludere i fan e proprio per riuscirci delude tutti gli altri.

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