Election vs Outrage - grandi registi orientali a confronto


Chi è appassionato di cinema orientale non pò ignorare il nome di Takeshi Kitano ne tanto meno del nuovo astro nascente Johnnie To che spaziano da un genere all'altro, focalizzandosi principalmente sull'action satirico, e sebbene siano alquanto distanti tra loro oggi vorrei fare un confronto tra due delle loro saghe cinematografiche.
Alla parola saghe si pensa subito a cose come Il Signore degli Anelli o Star Wars ma per il cinema orientale due film bastano ed avanzano infatti nel genere poliziesco noir asiatico quasi mai un film finisce bene ed il protagonista sopravvive.
Come avrete capito dal titolo del post Outrage di Kitano e Election di To sono i due film che voglio confrontare infatti sebbene girati in maniera diversa li accomuna il concetto della successione ed espansione della Yakuza e della Triede a colpi di inganni, esecuzioni punitive, e tradimenti inaspettati ed entrambi i film danno il meglio sul finale con un colpo di scena dopo l'altro.


E' difficile parlare di questi due grandi registi così diversi tra loro, Kitano nasce come comico ad Asakusa e poi diventa portatore di un nuovo cinema crudo e politicamente scorretto che riesce a fare breccia in occidente dopo decenni di silenzi da parte dei critici.


Invece Johnnie To resta confinato principalmente ad Hong Kong ed i suoi film sono molto discussi in patria, come andremo a vedere in Election 2, ma poche volte sono arrivati dalle nostre parti e quasi tutta la sua produzione disponibile in DVD non è neanche doppiata.


Partiamo in ordine cronologico visto che il primo Election di Johnnie To è uscito al cinema nel 2005 ed arrivato da noi in home video solo poco tempo fa ma riesce a presentare tutte le qualità visionarie del regista, che considero alla pari del John Who orientale non quello americanizzato e Takashi Miike con la sua iperviolenza surreale,
Da notare come sulla copertina americana ci sia l'ormai immancabile scritta a Tarantino questo film è piaciuto ma praticamente ormai lo scrivono su ogni cosa anche sui cereali.


Election punta tutto sul concetto di Triade come unità e fratellanza, principi con cui era nato il movimento ch epoi è diventato un tipo di organizzazione criminale profondamente radicata in ogni ramo vitale del paese, questo film parla molto di onore e come spesso accade sono solo vuoti discorsi dietro cui si mascherano le più vili intenzioni.
La prima parte presenta i vari personaggi, Lok e Big D sono i due principali ma il film di To punta anche su tutto il sottobosco criminale ed i capi non sarebbero nessuno senza gregari e scagnozzi che nel hanno un ruolo altrettanto importante, ed alla fine ci sono una decina di personaggi da tenere d'occhio.


Il concetto della democrazia all'interno della Triade e delle elezioni ogni due anni per decidere il nuovo capo porta a molti discorsi che fanno il verso alla politica moderna e la parte centrale del film verte su una serie di voltafaccia e tradimenti mentre i due contendenti al titolo rincorrono il bastone simbolo del potere che rappresenta la tradizione.


Il cast è stellare, almeno per gli standard orientali e ci sono molti volti noti che appaiono nel fil del regista ma quello che sorprende davvero è il finale  a sorpresa, Lok dopo aver ottenuto il bastone grazie al ripensamento di Johnny che vede la follia di Big D come un male da evitare e due contendenti per non creare attrito si alleano e nelle ultime scene sembrano diventati amici la cui collaborazione ha portato ricchezza alla Triade ma ecco l'imprevisto.


Quando Big D propone di cambiare la costituzione ed instaurare due presidenti in carica Lok. che sino a quel momento sembrava il personaggio calmo ed equilibrato mostra il suo vero volto, non esita ad uccidere l'amico a sassate danti alla moglie per poi uccidere anche lei ed andarsene a casa con il figlio come se nulla fosse.
Questa girandola di eventi mostra come l'animo umano sia succube del potere e nonostante le buone intenzioni il potere assoluto corrompe assolutamente e come dicevo il finale è amaro e spiazzante come gran parte delle opere del regista.


Outrage invece è un film del 2010 diretto ed interpretato da Takeshi Kitano che parla del tentativo di espansione della Yakuza in nuovi territori cercando escamotage tra i patti e l'onore della Yakuza che in superficie sembrano inviolabili mentre in realtà conta solo il denaro.


Il film di Kitano ruota invece sul personaggio di Otomo, interpretato da Kitano stesso, e del suo clan mandato a fare casino nel territorio alleato per prenderne il controllo subdolamente, Outrage è molto action e non mancano le sparatorie e le esecuzioni a scopo intimidatorio in cui certe scene sono particolarmente crude.


Nonostante l'onore della vecchia guardia le regole sono cambiate e la moderna Yakuza è più rispettabile esternamente quindi il presidente per eliminare i nemici non esita ed usare chi è ciecamente fedele come Otomo per poi scaricargli addosso tutta la colpa dopo che si è sporcato le mani in prima persona.
Impagabile il poliziotto corrotto che mostra come la Yakuza tenga al guinzaglio la polizia anzi come la faccia lavorare per loro.


Ma anche qui il finale è degno di nota infatti tutte queste macchinazioni e tradimenti sfociano nel colpo di scena finale in cui il presidente viene tradito dal suo braccio destro ed Otomo dal suo giovane consigliere che fa distruggere tutto il clan, mentre Otomo finito in prigione viene accoltellato per vendetta da un superstite del clan rivale.
Quindi anche qui il finale è amaro e l'onore passa in secondo piano di fronte al potere per cui si è disposti a fare qualsiasi cosa, il comando passa ai giovani che però lo hanno preso con la forza accantonando le tradizioni.
Devo dire che come ambientazione mi è piaciuto maggiormente Outrage, il Giappone per me ha sempre un grande fascino, ma per molti versi il film di To è più profondo e sfaccettato perché parla della Triade in generale ed in certi punti segue le regole di road movie all'inseguimento del bastone del comando, mentre Kitano si focalizza su un personaggio principale e la sua ascesa ma per questo è maggiormente caratterizzato.
Vorrei parlare anche dei seguiti ma il post è già durato abbastanza e ci rivediamo la prossima domenica perché i sequel sono ancora più sconvolgenti.
Se non avete visto questi due film rimediate presto perché a modo loro rappresentano il meglio dei polizieschi orientali e sono diretti da due grandi registi.

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