Mortal Kombat X il fumetto


Visto il successo commerciale del nuovo capitolo di Mortal Kombat e del fatto che mi è piaciuto un casino continua la ricerca di cose legate a questo brand e dopo la retrospettiva della serie eccoci a parlare del fumetto.
Infatti per il lancio del gioco è stato predisposta una serie prequel pubblicata dalla DC, ed il primo volumetto era allegato alla Kollector Edition del gioco, quindi diamogli un occhiata perché RW Lion sta per pubblicarlo anche in italiano.


Il fumetto in classico stile comics americano è diviso in cicli, il primo composto da tre capitoli riguarda la giovinezza di Takeda ed il suo addestramento nello Shirai Ryu come allievo di Scorpion.


I disegni di Dexter Soy non sono male anche se il design non mi convince molto, invece la storia creata da Shawn Kittelsen per quanto non brilli di originalità riesce ad aggiungere dettagli e chiarire punti solo accennati nello story mode dello splendido videogioco.


Chi sarà tra i due allievi a diventare il successore di Scorpion, Fox il nero sacrificabile o Takeda personaggio principale di Mortal Kombat X, ecco cosa intendo per scarsa originalità ma la violenza ed il sangue scorrono a fiumi ed alla fine è questo che deve proporre il fumetto dedicato a Mortal Kombat.


Il secondo ciclo parla della giuvinezza scapestrata di Cassie Cage e Jacqui Briggs che da ragazzotte vogliose di avventure finiscono in un mare di guai e poi nell'esercito ma questo lo sappiamo già.


Invece non sapevamo cos'era successo a Frost, uno dei miei "nuovi personaggi" preferiti della serie originale, e con questa storia si cerca di dargli un background in vista magari del suo arrivo nel cast del gioco.
Questa storia non finisce nel primo TP americano e sembra più significativa per la continuity ma spero non faccia la fine dle fumetto di Injustice che sta ancora continuando perdendo senso.
Per adesso devo dire che i primi capitoli di questo comics mi sono piaciuti ed a breve li rileggerò in italiano, cosa che consiglio di fare a tutti gli amanti della serie, e trovo che questo supporto mediatico sia un ottima scelta per dare spessore a certe produzioni.

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