Daredevil il finale di stagione



Visto che la serie di Daredevil è stata pubblicata al volo su Netflix e tutta la prima stagione di tredici episodi è disponibile me la sono vista tutta d'un botto e dopo il primo splendido episodio la stagione riesce anche a migliorare.
Ma la cosa che più mi ha colpito non sono state le scene d'azione ma i personaggi che magnifici nei loro ruoli rendono la serie degna di essere vista.
Incominciamo con uno dei personaggi che più ho apprezzato, Vanessa...


Interpretata da Ayelet Zurer riesce ad essere raffinata ed intrigante e nonostante non sia una bellezza invasiva è molto attraente così da riuscire a rendere credibile il suo personaggio.



Il rapporto amoroso tra lei e Fisk è spettacolare e ricrea quello classico del fumetto in cui il loro amore è più forte delle differenze sociali e dei pregiudizi riuscendo a superare persino la barriera della criminalità dando alla loro relazione una dimensione quasi onirica.


La frase migliore resta quella del ristorante nel quinto episodio, con dei dialoghi spettacolari, e quell'accento italomafioso.


Naturalmente Wilson Fisk, interpretato da Vincent D'Onofrio, resta il personaggio più bello e Vanessa lo valorizza come uomo ma anche le puntate con i flashback di lui bambino ed il dramma infantile che lo ha portato ad essere quello che è con tanto di riflesso distorto nello specchio per concretizzare la sua psiche distorta.
Ho già detto che la fotografia mi piace un casino, si vero.


Poi c'è Ben Urich che come spesso accade è diventato di colore, interpretato da Vondie Curtis-Hall, e che rappresenta fedelmente la sua controparte cartacea anche se la sua determinazione ad investigare ha degli alti e bassi e necessita di qualche spintarella da parte di Karen Page.


Dell'ottimo Foggy Nelson avevo già tesso le lodi ma la versione incazzosa di fine stagione e quella Foggy Bear maestro del materasso lo rendono ancora più sensazionale.


A metà stagione arriva anche Stick e nonostante la sua apparizione per un solo episodio è fondamentale per l'evoluzione psicologica di Murdock come lo è stata la sua versione cartacea nel fumetto.
Le scene di arti marziali sono ben coreografate e spunta fuori quella cattiveria che non mi sarei mai aspettato in una serie televisiva Marvel.


Ora passiamo ai nemici che dopo la dipartita dei russi, i coglionazzi iniziali che fanno una brutta fine vede un cast di tutto rispetto e dei personaggi di tutto rispetto.


Il primo personaggio memorabile è Wesley, l'assistente di Fisk interpretato da Toby Leonard Moore, che per la parte iniziale fa le veci di Fisk e poi si rivela una valida spalla quando entra in crisi.
Peccato che non ci sarà nella seconda stagione ma trovo che manchi la sua origine e potrebbero spiegarla.


Leland Owlsey, interpretato da Bob Gunton, è invece un chiaro rimando al Gufo e potrebbe evolversi in tal senso nella seconda stagione.


Madame Gao invece potrebbe rivelarsi il collegamento di questa serie con quella di Iron Fist in uscita nel 2016 ed è un personaggio intrigante e ricco di fascino orientale.


Anche Nobu dona un tocco di mistico oriente alla serie soprattutto nella sua versione ninja della Mano con tanto di kusarigama e tecniche di arti marziali che riducono Devil ad un fantoccio grondante sangue.


Eccone una simpatica diapositiva giusto per ribadire che questa serie ha toni molto più crudi di quello che mi aspettavo.


Solo nell'ultimo episodio Daredevil si vede finalmente in costume, un costume viola perché come The Flash ci deve essere qualche discriminazione con il rosso,


In definitiva questa serie merita di essere non solo vista ma amata e nell'attesa di andare a vedere Avengers 2 con qualche giorno di ritardo la consiglio a tutti perché finalmente sono riusciti a fare un telefilm su un super eroe dai tono cupi e realistici ed è solo l'inizio.

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