Assassin Creed Unity la recensione di una rivoluzione


Certamente un Tomb Raider senza Lara Croft non avrebbe senso ma nonostante le critiche sull'eccessiva serializzazione Assassin Creed è uno di quei brand che prendo per il gameplay ed il gioco funziona bene anche con i nuovi personaggi.
Infatti ritengo che Cormac sia il più grande Templare di sempre ed anche Arno si sta rivelando un personaggio interessante.


Vorrei spezzare anche la leggenda urbana secondo cui Unity è buggatissimo perché in rete sembra che non si possa giocare senza incorrere in difetti devastanti ma io il No face bug non l'ho mai subito ne il gioco si è piantato in oltre dieci ore di gioco moderato.
Invece ho visto molti bug in GTA V nonostante le due patch da oltre un giga l'una quindi mi sembra proprio uno di quei casi in cui la community e la stampa si accaniscono contro un gioco di tendenza per fare scalpore.


Il pistolotto iniziale era per dire che Assassin Creed funziona bene anche senza Altair o l'amatissimo Ezio da cui Unity va a ripescare molte meccaniche di gioco per ampliarle.
Infatti una delle cose che mi sta piacendo è lo stile GDR ripreso a piene mani da AC II, cambiare le parti dei vestiti non serve solo a personalizzare esteriormente Arno ma aumenta determinati valori.
Le parti di armatura si possono ottenere come ricompense nelle missioni o completando determinate sfide e le abilità di Arno non si sbloccano solo progredendo nella storia ma vanno comprate con i punti fatti nelle missioni.


In questo modo si crea uno stile che si adatta al giocatore, scegliere quali caratteristiche aumentare varia sensibilmente il gameplay e le azioni che è possibile compiere, non è proprio un rivoluzione ma è un miglioramento di un gameplay ormai affinato negli anni.
Graficamente è spettacolare e nonostante alcuni glitch il balzo da Rogue è notevole, il parlato ita come sempre è di ottima fattura e l'aggiunta di alcuni elementi anacronistici rende il tutto più stimolante.


La longevità è stellare, Parigi da sola è più grande degli ultimi tre AC messi insieme, ci sono decine di missioni secondarie articolate e club da restaurare con altre missioni, scrigni e porte chiuse da forzare senza contare eventi casuali e gli omicidi misteriosi ispirati a Batman Arkham in cui bisogna investigare.


Arno ha una mobilità incredibile, dopo aver rigiocato un po titoli come Brotherhood e Revelation per completare qualche trofeo ho notato davvero un miglioramento pauroso, ed alla fine la storia della rivoluzione francese mi ha convinto.
Le missioni della frattura in cui si finisce in bug storici sono divertenti e la possibilità del co-op con gli amici e la creazione di club personalizzati aumenta ancora la longevità.
Alla fine Unity si è rivelato un degno successore  del gameplay, manca solo un protagonista carismatico come Desmond per far tornare il gioco ai fasti di un tempo, quindi non capisco tutti i detrattori che si lamentano di Assassin Creed ma chiudono palesemente gli occhi davanti ai difetti di CoD e lo zoppicante lancio next-gen di GTA.


Elise è certamente il personaggio più riuscito, intrigante e pieno di fascino, mentre i maestri assassini francesi come pronosticato hanno la puzza sotto il naso ma dopo le prime sequenze il gioco decolla attestandosi non a rivoluzione ma a rievoluzione riportando alcuni elementi dei precedenti titoli e migliorandone altri, quindi Assassin Creed Unity lo promuovo a pieni voti e dopo l'ultima patch è stabilissimo quindi non c'è davvero di che lamentarsi e bisogna giocarlo se si ama la saga.

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