Le prime impressioni su Bloodborne


Nonostante l'esperienza di gioco che può offrire un alpha test sia molto limitata ed ancora in piena fase di sviluppo dopo aver provato una sessione di Blodborne, solo il 3 ottobre perché il 5 ho nuovamente avuto problemi con la connessione, devo dire che sono molto soddisfatto del prodotto e visti i margini di miglioramento sarà un capolavoro.


Nel mio piccolo sono contento di aver preso parte a questi test ed essere stato scelto, probabilmente solo per culo, in modo da poter provare con mano quello che altri per adesso possono solo sognare.


Scusate a scarsa qualità delle foto, fatte con il cellulare sullo schermo della televisione, ma il gioco non permetteva di prendere screen in game con l'opzione share della PS4 e quindi sono andato in manuale e non sempre il risultato è buono.


La cosa su cui mi concentravo era giocare ma soprattutto sopravvivere visto che se Dark Souls si può considerare difficile penso che Bloodborne sia molto peggio.
Innanzitutto la città in stile vittoriana è labirintica, anche se la strada giusta alla fine è quasi obbligata, ed in certi pezzi ci sono orde di nemici che possono massacrarti senza pietà.


Lo scenario è molto curato e non mancano le chicche, le morti degli altri giocatori appaiono come delle lapidi che spuntano dal terreno dove è possibile cliccare per vedere il fantasma e capire cosa è successo.
Non mancano i messaggi lasciati a scheletri sepolti e l'impressione è stata quella di una piccola evoluzione visiva di quello che già succedeva nei titoli precedenti.



Completamente diverso invece è il gameplay che riprende solo in parte quello dei vari Souls, infatti a seconda delle quattro classi scelte all'inizio l'equipaggiamento è diverso ed anche il modo di affrontare i nemici.
Quello più massiccio prevede l'uso di una spada in grado di conficcarsi nel blocco di cemento portato sulla schiena così da diventare un martello pesante.


Infatti ogni arma ha due modalità d'attacco, leggera e pesante, e la quantità di stamina consumata varia a seconda degli attacchi sferrati.
L'arma da fuoco ha i proiettili contati e sparare non è così devastante come credevo anzi serve principalmente per allontanare i nemici o finirli in fretta da una distanza di sicurezza, solo che anche alcuni di loro possono sparare.


Insomma provando Bloodborne mi sono trovato di fronte a qualcosa di familiare ed allo stesso tempo diverso che mi è piaciuto ma può ancora migliorare.
La differenza principale che ho notato è che alla morte non corrisponde un malus negativo come perdere le anime e finire nella mezza vita quindi penso che si inventeranno qualcosa per rendere la cosa più significativa.
L'atmosfera mi è piaciuta molto ed affrontare gruppi di valleggeri inferociti posseduti dal demonio è mortale e devo ammettere di non essere andato molto lontano.
Se dovessi decidere adesso se comprare o no questo gioco lo prenderei lo stesso perché ho sentito quel feeling che provo con i giochi davvero validi quindi non mi resta che aspettare una beta per poterci giocare ancora in attesa dell'uscita.

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