Un ombra rassicurante


Torna dopo la pausa estiva una nuova fanfiction anche se in realtà si tratta di un racconto slegato da personaggi famosi ed incentrato su tematiche drammatiche e psicologiche, il testo è stato scritto sotto forma di lettera da una mia amica e sono felice di poterlo pubblicare su questo blog.
La storia è molto toccante e dai toni agrodolci, sebbe si discosti dai racconti pubblicati in questa sezione spero che vi possa piacere come è piaciuto a me, buona lettura!

Cara mamma,
Eccomi qui dopo tanto, troppo tempo!
In più occasioni ho provato a scriverti senza mai portare a termine una lettera; negli anni gli argomenti che avrei voluto affrontare con te si moltiplicavano, si complicavano, ...
Ci sono stati periodi in cui la tua lontananza era talmente intollerabile che mi rifugiavo nell'odio verso di te, verso chi ti aveva portata via e verso chi non era riuscito a tenerti al mio fianco. Ho sognato ad occhi aperti per anni, immaginando la nostra vita insieme, mi sono posta mille domande senza risposte, ma ora sono pronta ad affrontarti.
Da pochi giorni ho raggiunto la soglia dei 40 anni,un punto di partenza per costruire una nuova esistenza: la mia!
Sembra inevitabile fare il punto della situazione: cosa ho fatto in questa prima parte della mia vita?
Secondo i canoni della società contemporanea, nulla: non sono sposata, non ho figli e non ho fatto carriera...
Sono semplicemente una donna orgogliosa di chi è diventata: convivo felicemente da anni, ho un lavoro poco remunerativo ma di grande soddisfazione e sono circondata da persone che mi apprezzano per quella sono.
Lo scorso anno è accaduto un fatto che mi ha definitivamente slegato dalle mie infantili convinzioni e oggi posso finalmente dire: «Questa è la mia vita»
La morte del mio caro zio, per anni surrogato di una famiglia idealizzata, ma mai realmente esistita, mi ha permesso, con grande sofferenza, di trovare la forza di “sussurrare” il tuo nome ad alta voce...
Non rinnego gli anni vissuti, le mie scelte, i miei errori: il mio passato ha costruito la donna che oggi sono diventata, con i miei pregi e i miei molti limiti.
Ho solo un rimpianto: non saprò mai cosa significhi essere madre e forse non so nemmeno cosa significhi essere figlia. Tuttavia ti confesso che essere riconosciuta dalla gente del paese per la nostra somiglianza, ancora oggi, è il mio orgoglio più grande!
Sono comunque certa che questa vita mi possa offrire ancora molto! Proprio ieri ho avuto un piacevole incontro sul treno con una giovane naturalista.
Che meraviglia l'entusiasmo nei suoi occhi! Mi sono immediatamente resa conto
quanto somigliassi a lei in quegli anni: gli stessi sogni, ideali, desiderio di conoscere ... e ora?
Gli anni, oltre a far comparire le prime rughe e i primi capelli bianchi, hanno soffocato e disperso questa parte di me. Le esperienze lavorative in questo settore, il portafoglio sempre vuoto, hanno spento tutti quei meravigliosi progetti...
In un'ora di viaggio ci siamo reciprocamente raccontate le nostre esperienze universitarie, le nostre aspettative presenti e passate,le nostre vite.
Sembrava affascinata dalla mia storia e dal mio percorso lavorativo: in quel momento è quasi riuscita a convincermi di aver fatto qualcosa di speciale.
Forse è stato questo incontro ad avermi dato il giusto coraggio e lo spunto per questa lettera...
Gli anni scorrono inesorabilmente e non ti rendi veramente conto di quanto gli eventi quotidiani modifichino la tua persona: ti rendano più razionale, disilluso e anche l'amore si trasforma in un sentimento meno idealizzato ma più concreto. 
Forse è questo visione della vita che mi permette oggi di affrontare difficili situazioni del mio passato con maggiore serenità e darmi il coraggio di scrivere il tuo nome.
Nessuno ha mai preso il tuo posto nel mio cuore: sei il mio punto di riferimento, la mia forza, la mia ombra rassicurante.
Saremo sempre l'una parte dell'altra.
Tua figlia
Dedicata a: G.R., nata il 24 Giugno 1946, morta il 16 Dicembre 1978

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