Tre storie brevi ed introspettive


Il pesce innamorato

Ogni giorno la vedo ma non posso raggiungerla, nuotiamo in due vasche diverse, e non sono neanche sicuro che lei mi veda come la vedo io.
I nostri acquari sono confinanti ma non mi è permesso avvicinarmi, ogni tanto posso nuotare al suo fianco ma una barriera ci dividerà sempre.
Provo a comunicare con lei ma le mie parole le arrivano distorte e spesso non riusciamo a capirci.
Lei nuota con i suoi amici mentre io non posso fare altro che guardarla da lontano mentre si allontana.
Per quanto mi sforzi non sarò mai parte del suo mondo, viviamo uno accanto all'altro ma io sono solo.
Il mio acquario ormai si è svuotato, sono l'ultimo pesce che ci nuota dentro, reliquia di un tempo lontano in cui ero circondato da amici e parenti che mi volevano bene.
Ultimo esemplare di una specie in via di estinzione, eppure non mi arrendo.
Ho ancora qualcosa per cui valga la pena vivere, lei è tutto per me e sono pronto a fare l'impossibile pur di starle accanto.
Nuoto in cerchio sempre più velocemente, non sono impazzito, acquisto velocità mentre mi preparo allo slancio finale.
Un salto disperato, unico ed ultimo tentativo per cambiare la mia vita, se fallisco morirò da solo ma se riesco a superare la barriera ed i miei limiti potrò essere felice e questa è l'unica cosa che conta.


 Cosa vorresti?

Cosa vorresti, Loki?
Di cosa hai bisogno?

Non chiedo molto. A pensarci bene, solo dell'essenziale.
Ciò che tutti desiderano, ma che pochi riconoscono di volere. Ho bisogno di...

... un luogo dove non sentirmi rifiutato.
... un luogo dove vengo riconosciuto per ciò che sono, e non per questo disprezzato.
... un qualcuno, non che mi ami, ma che mi accetti.
... un qualcuno che accetti quelle parti di me che non riesco ad amare neppure io, e che lo faccia solo perché sono mie.
... un qualcuno che creda alle mie bugie.
... un qualcuno che creda alle mie bugie sempre.
... un qualcuno che non mi volti le spalle.
... un qualcuno che cammini al mio fianco, non più avanti, non più indietro.


La morte dell'acqua

 Il rumore della pioggia è semplicemente lo scontrarsi con il suolo di una goccia d'acqua dopo chilometri e chilometri di caduta. Una caduta infinita.
Forse è per questo che mi piace chiudere gli occhi e ascoltare questi ultimi istanti.
Perché è il suono di qualcosa che muore.
Il suono di qualcosa che viene trascinato, trasportato in questo suo inesorabile e deciso destino. E sono dunque testimone di qualcosa di così grande da decidere il tutto, così piccolo da poter essere ignorato per colpa di qualcosa che sarà sempre più insignificante.

E un giorno in cui la pioggia andrà dal basso verso l’alto...



 CREDITS

Queste tre storie, due scritte da L_aura_grey e la prima da me, sono corti introspettivi che sondano l'animo umano con parafrasi e metafore.
Spero vi piacciano perché nonostante le poche parole hanno molti significati.

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