La leggenda del furto del martello di Thor


Una notte, mentre dormiva, Thor fu derubato del prezioso martello. Il ladro era un gigante di nome þrymr. Al risveglio, nell'accorgersi del furto, il dio fu scosso dall'ira e tormentato dalla preoccupazione: si confidò allora con Loki il quale, per l'intelligenza e l'astuzia, era l'unico in grado di aiutarlo. Loki non perse tempo: con Thor si recò da Freyja per cheiderle in prestito il suo travestimento da falco. Volò dunque Loki oltre il recinto degli Asi, volò finchè raggiunse Jötunheimr. þrymir sedeva su una collinetta domandò a Loki: «Che cosa accade mai fra gli Asi e fra gli elfi perchè tu venga in Jötunheimr?» «Un guaio fra gli Asi, un guaio fra gli elfi», rispose Loki. «Sei tu che hai nascosto il martello di Thor?» «Io l'ho celato» disse «otto miglia sotto la terra: nessuno potrà riaverlo se non mi portate Freyja in sposa.» Volò dunque Loki e tornò nel recinto degli Asi.
Andarono dunque Thor e Loki dalla dea Freyja e le proposero d'essere sposa del gigante. Freyja montò su tutte le furie e si adirò terribilmente. Ella disse: «Credi davvero che abbia una voglia così sfrenata di maschi da venire con te in Jötunheimr?» Gli dei si riunirono a consiglio. Il suggerimento migliore venne da Heimdallr. «Adorniamo invece Thor con la veste nuziale, mettiamoglia al collo il monile Brísingamen! Appendiamo al suo fianco un mazzo di chiavi e facciamo che una veste da donna gli copra le ginocchia! Poi simuleremo il petto con grosse pietre e bene gli acconceremo la chioma.» venne dunque adornato con vesti nuziali ed ebbe al collo il monile Brísingamen di Freyja. Loki disse: «Io sarò la tua ancella e ti accompagnerò in Jötunheimr.» þrymr, signore dei giganti, si preparava ad accogliere la sposa. Egli disse: «Presto, preparate le panche per ricevere Freyja figlia di Njörðr! Io posseggo vacche e buoi dalle corna d'oro e ho molti gioielli, collane e tesori, tuttavia lei sola mi manca». Alla sera fu preparato un grandioso bancehtto e ai giganti fu servita la birra. Thor era assai affamato e mangiò avidamente. þrymr ne fu meravigliato e insospettito; perciò disse: «Hai mai visto una donna mangiare tanto avidamente e una donna bere tanto idromele?» L'ancella espertissima e astuta che stava seduta di fronte si affrettò a spiegare: «Freyja non toccava cibo da otto giorni, tanto era il suo desiderio di venire in Jötunheimr». In quel momento entrò nella sala la sorella del gigante e volle chiedere un dono nuziale; ella disse a Thor: «Togli dalle tue mani gli anelli d'oro se vuoi conquistarti la mia benevolenza e il mio amore!» Allora parlò þrymr, signore dei giganti: «Portate il martello per consacrare la sposa, ponete Mjöllnir sul suo grempo e consacrateci insieme per la mano di Vár!» Gioì Thor nel profondo del cuore, quando riconobbe il martello: subito lo afferrò e colpì a morte þrymr per primo e subito dopo tutti i suoi.

Ma quella che state per vedere è un altra storia che si svolge in un mondo di luce ed ombra...


Dorme placidamente il povero Thor, perso nei suoi sogni col suo bel martello (Mijolnir si intende) in mano


"Vieni Sif, vieni..." mugugna nel sonno "Lascia che ti mostri il mio bel martello... mgmgmg"


Ed eccolo qui, Mijolnir, l'arma che crea e distrugge, padrona di fulmini e tuoni.


Ed ecco Prymr, intento ad avvicinarsi furtivamente al povero Thor, che continua a dormire, ignaro.


"Hihihi" sgigniazza, stringendosi nel suo sgargiante mantello rosso adornato da tanti Wendy.


Ill malvagio si appesta ad arraffare il >coff< martello, mentre Thor continua a godersi i suoi sogni: "Si, Sif, vai così, come cavalchi bene... mgmgmg"


Silenzioso, gli fa scivolare via il martello dalla mano, per quanto lo tenesse ben... stretto.


"Humm... che bel martello... quante belle cose ci farei!" pensa fra se e se con aria molto, molto, molto equivoca, mentre si allontana nella notte col martello in mano.


"UAAAARGGGGG... che bella dormita! Ne farei altre cento così" si stiracchia Thor, un secondo prima di accorgersi che...


"Oh no! Mi hanno rubato il mio martello!" esclama esterrefatto, dato che nessuno fino ad ora aveva toccato quel martello.


"Come farò adesso?!" si domanda Thor, con la sua aria più sveglia e intelligente. Infondo non capita spesso che pensi, e non può mica essere bello sempre.


Ed ecco il nostro dio burlone preferito intento in una delle sue importanti letture, Loki: "E quindi è questa la ricetta per rendere i capelli ancora più lisci e swish... interessante"


E' a lui a cui Thor si rivolge per ricevere una mano: "Per favore, Loki, amico mio, aiutami a recuperare il mio bel martello! Non sono degno di essere considerato un vero uomo senza quello!"


"Potrei non aiutarlo, e Thor verrebbe preso in giro da tutti per come si è fatto ciulare il martello da sotto al naso..." pensa, ma un fondo aiutarlo può anche tornargli utile per il futuro.


Loki, che ha già scoperto i movimenti sinistri del gigante Prymr si reca da lui, per chiedergli del martello...
... hem...
... Loki, pls, meno diva. Non guardare la telecamera. Pensa a prendere il martello.


E quindi il dio si lancia per prendere l'arma e...
"Ciuppa!" scivola via il gigante una volta.


"Eh... Ciuppa" scivola via la seconda volta, e la terza.


"Vuoi il martellone?" gli domanda alla fine Prymr " Bene. Allora voglio in sposa la bella Freija" dice il gigante, e Loki ovviamente ci pensa, prima di tornare ad Asgard a mani vuote.


Loki va dalla bella dea, illustrandole la situazione.


"Sia mai!" esclama, indignata "Non mi abbasserei a sposare un gigante neppure fosse l'ultima creatura al mondo!" risponde alle suppliche del povero Thor che non sa più cosa fare.


"Pensateci voi ai vostri giochetti. Io ho la ceretta da fare" li congeda, per tornare ai suoi divini problemi


Pensa, dunque, Loki, a una soluzione che possa riportare loro il martello rubato.


"Eureka!" salta su senza però aver pagato i copyright "Ho un'idea"


"Ti travestirai da Freija" illustra a Thor "Vedrai che ti accetterà a corte, così potrai rubargli il martello da sotto al naso"


Ovviamente Thor non è entusiasta della cosa, e ci vuole un bel po' di insistenza da parte di Loki per farlo cedere.


"Se proprio non c'è altra maniera..."


E dunque eccoci qui: PRIMA una sezione di accurato make up da parte di Loki e il suo programma Ma che tunica vesti


DOPO
Non sembra molto contento del risultato, però...


I due compari si dirigono dunque alla volta del castello di Prymr (per favore Thor, non uccidermi)


"Eccoti qui mia adorata!" lo accoglie, estasiata di vederla. Lei però non sembra ricambiare... insomma... guardate la sua faccia.


"Lascia che ti mostri come si mangia a casa mia" la/o porta quindi nel bel salone dove arrivano pietanze di ogni tipo.


"Ma che bella che sei!" esclama Prymr, coccolandosela tutta, ovviamente senza essersi ricordato di mettersi gli occhiali.


"Pucci pucci!"
"Ma vaffa...."


Comincia a mangiare, dunque, Thor, e dato che non ci vede più dalla rabbia lo fa senza controllo... insomma, non proprio una vera signora.


Gnam gnam 1


Gnam gnam 2


Gnam gnam 3

(Ehi! Le mie liquirizie!!!)
Purtroppo delle liquierizie sono state maltrattate durante la ripresa di questa storiella. Siete pregati di sporgere lamentele a Michael Caricato, grazie. La casa editrice si esenta da ogni commento.


"Che strano..." dice Prymr, grattandosi il mento "Non ho mai pensato che una donna potesse mangiare con questa voracità"


"Qua c'è sotto qualcosa" si lascia scappare.


"Freija non toccava cibo da otto giorni tanto era il suo desiderio di divenire tua moglie" gli spiega velocemente un'ancella che non si tratta, in realtà, di nient'altri che Loki, travestito anche lui


"Non ti preoccupare" dice dunque, convincendo il gigante.


Thor intanto, incurante di tutto, prende a bere tutto l'idromele che vi è sul tavolo, senza controllo.


Anche in questo caso Prymr si insospettisce, guardando con sospetto la sua futura sposa "Non ho mai visto una donna bere tanto idromele, e in questo modo poi..."


Anche qui Loki interviene: "Freija non beve da otto giotni tanto era il suo desiderio di divenire tua moglie" e anche questa volta gabba il gigante.


(Per favore, Prymr, non guardare la telecamera)


"Bene!" esclama "Portatemi Mijolnir, affinché io lo possa mostrare alla mia donna come segno della mia forza" esclama il gigante.


E un'ancella subito esaudisce questo suo desiderio.


"Guarda come gioco col martello del possente Thor!" si vanta "Quello sciocco neppure si è accorto della mia presenza mentre glielo ciulavo da sotto al naso!"


Ed ecco che lo porge, con l'intento di mostrarlo alla bella Freija, che lo guarda molto, molto interessata...
"Ma che bel martellone..."


Ed ecco che, veloce, lo afferra!


"Finalmente Mijolnir è di nuovo mio!" esclama, togliendosi il travestimento, che causa un singhiozzo da parte di Loki: "I miei vestiti!"


"Mi hai inagannato!" esclama il gigante, indignato (non so voi, ma a me non pare poi neppure tanto dispiaciuto)


Il dio del tuono fa un gesto molto maleducato e poco equivoco che non andremo a scrivere in parole, se non che in Prymr scatena una reazione... strana.


Notare lo sguardo...


"Oh, no!" esclama infine "E adesso?!"


"Adesso il potente Thor è tornato! E tu patirai la sua ira pe ciò che lo hai costretto a fare!" esclama, mostrando i suoi... possenti... muscoli.


Ed ecco che il dio si appresta a colpire con una potente martellata il poveretto, che ormai non può più fare nulla.


"Douch!"


POOOOOWNNNNN!!!


"Ce l'abbiamo fatta!" salta al collo del vincitore il caro Loki, per festeggiare la felice conclusione della vicenda.

E si conclude per questa volta la storia del Possente Thor, del furto del suo martello, e di quanto sia bello con la parrucca viola.
Grazie per essere stati con noi, un bacio e una liquirizia a tutti.



CREDITS

Un grazie speciale a tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di quest'opera, che non è stata realizzata da me ma dalla bravissima Scillan ed i suoi amici, che meritano davvero tutto il nostro rispetto ed altre liquirizie.

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