Mazinkaiser SKL come rovinare un mito e spacciarlo per innovazione


In pochi sanno che Mazinkaiser nasce principalmente per essere un boss di Super Robot Wars e poi diventa una serie ufficiale realizzata da Go Nagai.
La serie animata ed anche il manga di Mazinkaiser sono interessanti e riprendono alcuni fatti chiave della serie originale di Mazinga Z e li enfatizzano al massimo così da avere il passaggio di testimone tra Mazinga Z e Mazinkaiser relegando il grande Mazinga a ruolo secondario, in questo SKL invece si assiste ad una storia completamente diversa.
La trama è alquanto diversa dal solito remake, la storia si svolge in futuro indefinito nel quale l’umanità è protetta dal WSO, che cerca di contrastare ogni minaccia per salvaguardare il genere umano.
L’ultimo pericolo che ha spinto all’attuazione di un piano di pronto intervento proviene dall’Isola Meccanica, una sorta d’isola prigione, completamente isolata dal resto del mondo tramite un campo gravitazionale dal potere immenso.
Recentemente però l’energia prodotta dal nucleo dello stesso cresce esponenzialmente, avvicinandosi al suo limite critico, che se raggiunto provocherebbe l’esplosione del campo gravitazionale e conseguentemente la fine della vita sulla terra. Il WSO ha inviato sull’isola la sua squadra migliore, la Death Caprice, composta di tre elementi: Ken Kaido, nome in codice Amon 6, esperto combattente all’arma bianca; Ryo Magami, nome in codice Lucifer 4, maestro nell’utilizzo di armi da fuoco; il Mazinkaiser, il mecha definitivo, guidato da Ken e Ryo.




Il campo gravitazionale impedisce ogni sorta di comunicazione e il WSO non avendo ricevuto alcuna notizia dai due guerrieri conosciuti anche come “Dei della Morte”, decide di inviare la Skull Force, guidata da Scarlet Hibiki, che ha il compito di portare sul campo supporto bellico e tattico, grazie al supporto di Tsubasa Yuki, che avrà il compito di fermare il reattore centrale qualora non fosse già stato disattivato. Arrivare sull’isola sarà però un’impresa che riuscirà solo alla giovane Tsubasa, che scoprirà quanto le cose siano effettivamente complicate.
L’Isola delle Macchine, infatti, riversa in una guerra intestina su tre fronti: l’Esercito Garan, l’Esercito Kiba, e l’Hachiryokaku e assistendo a uno degli scontri ritrova i membri della Death Caprice, che sono da tutti visti come dei veri e propri demoni discesi sulla terra!


Purtroppo questa nuova serie denomina SKL, ovvero skull per la forma del jet scrander, non presenta nessuno degli elementi originali che mi erano piaciuti ed anche le citazioni sono deboli e poco entusiasmanti.
Il cast è un miscuglio di personaggi legati a Mazinga assortiti quasi a caso, sembrano tutti degli psicopatici assetati di sangue, e la trama non ha niente a che fare con la continuity delle varie serie.
Personalmente penso che sia la serie più brutta legata al brand di Mazinga e da fan che ha letto e visto quasi tutto quello che Nagai ha creato in merito al suo più famoso robottone non riesco proprio ad apprezzare questo stravolgimento narrativo e di design.
Forse una delle poche cose che si salvano dei questa produzione è la sigla rockettara che combina musica ed immagini in modo molto scenico, come Evangelion ci ha insegnato, e crea un bell'effetto che però svanisce presto quando si guarda l'episodio intero.


Se in Shin Getter Robot avevamo visto l'evoluzione oscura del Getter e con il vero Mazinkaiser si era intravista la rinascita di Mazinga, poi proseguita con Shin Mazinger Z, qui si vede solo una commercialata che cerca di sfruttare il nome e basta senza proporre la stessa qualità che ha reso Mazinga un MUST per più generazioni nell'arco di trent'anni.
Peccato che abbiano fatto certe scelte, non c'è Koji ne il Dr. Hell, il design e le armi totalmente fuori contesto, le citazioni di Devilman e Violence Jack senza motivo, insomma potevano chiamarlo in un altro modo e avrebbe fatto schifo uguale, perchè rovinare Mazinkaiser che invece meriterebbe una seconda serie degna del suo nome.
Questo progetto non ha nulla a che vedere con il rinnovo del personaggio, Shin Mazinger Z è un capolavoro e non presenta scelte tanto insulse e volgari come questo SKL, ne tanto meno hanno cercato di innovare il concetto di Super Robot introducendo nuovi elementi perchè la storia non ha senso e tolta la violenza non resta nulla che meriti.
Come è già successo per  Saint Seiya queste nuove serie moderne non riescono neanche lontanamente a raggiungere la bellezza delle serie classiche di cui sono un pallido riflesso distorto.

Commenti

Posta un commento