Nonostante Bandai sia conosciuta per le sue action figures ed i model kit ispirati a diverse serie animate, tra cui il mitico Gundam con la sua linea di Gunpla, ogni tanto propone linee nuove per quanto riguarda i Gashapon e gli Shokugan ma questa è la prima volta a mia memoria che se ne esce con dei model kit inediti.
Infatti la linea 30 Minutes Missions nasce per contrapporsi ai Frame Arms della Kotobukiya che imperversano da anni, vediamo quindi cosa si è inventata Bandai.
La confezione è molto semplice e contiene principalmente tre sprue di cui uno multi color, il set di decal per personalizzare l'unità con diversi numeri, delle poly cap PC-7 per certe giunture ed il manuale d'istruzioni.
Se volete vedere meglio il contenuto ecco il video unboxing dell'Alto white sul canale YouTube.
La testa è molto semplice da realizzare ma sono rimasto stupito dal dettaglio interno così che la visiera trasparente lasci intravvedere i dettagli, per questo ho usato un marker argentato per dare più lucentezza alla parte.
Il bordo esterno bianco, Alto white perché è appunto la versione bianca, rimane estraibile così poi da inserire le varie parti aggiuntive-sostitutive in uscita.
Il torso presenta altri dettagli notevoli ed anche qui il bianco dell'armatura con qualche panel line leggera di real touch grigio acquista profondità e presenta i fori per gli innesti delle armature supplementari.
Una cosa che mi è piaciuta molto è la suddivisione degli sprue in aree specifiche come per il Leo HG così da semplificare il riconoscimento dei pezzi ed andando a svuotare determinate aree come segnalato nelle immagini di ogni sezione.
Ciò è simile ai model kit MG ed ai reboot degli LBX ed a mio avviso è una cosa eccezionale perché anche se gli sprue ed i pezzi sono pochi si riesce a tenere sotto controllo la situazione anche costruendolo a più riprese.
Questo però è improbabile dato che il nome 30 Minutes Missions è anche un rimando al fatto che questi modellini si possono completare in circa 30 minuti visto che non utilizzano adesivi ed il loro schema di colore uniforme non ha bisogno di ritocchi pesanti.
Le spalle forse sono la parte in cui ho valorizzato maggiormente i dettagli ma si tratta di pochi secondi e tra l'altro la loro conformazione ad incastro sul perno, così da avere una doppia mobilità per il pezzo e l'articolazione, e la parte superiore estraibile per le future armature lo rendono davvero stiloso.
Pochi pezzi ed un set di mani per impugnare le armi rendono l'Alto un robot dal design futuristico ma realistico con tanta mobilità che deriva da anni d'esperienza nel settore.
Ad esempio i perni inclinabili per il bacino così da avere le gambe adattabili in altezza singolarmente è una cosa che pochissimi HG vantano.
Anche qui si tratta di pochi pezzi da pannellare lievemente ma che hanno un grande impatto visivo e questa serie sarà amata da tutti coloro che vogliono sperimentare kit bash dato che le diverse colorazioni permettono fusioni di stili e dettagli non indifferenti.
La parte centrale delle gambe può sembrare rigida ma vanta un ottima mobilità e gli snodi non restano a vista rendendolo molto stiloso.
I piedi inizialmente mi sembravano troppo piccoli ma poi una volta montati fanno il loro effetto e restano orientabili così da mantenere stabile il modello.
La conformazione del pezzo è molto stilosa ed anche qui i 30MM vantano l'esperienza Bandai che li rende davvero unici.
Gli snodi sono molto simili a quelli dei Gunpla HG moderni ma ad esempio il perno del ginocchio permette al pezzo di rimanere fisso mentre la gamba si muove dando così un senso di realismo maggiore
Infine si fa scomparire da dietro gli attacchi a vista con un "tappo" estraibile per mettere poi altre parti di armatura.
L'effetto finale è davvero superbo sia per meccanica che per design quindi ancora prima di finire la costruzione penso di essermi innamorato di questa serie e non vedo l'ora di montare il resto che ho in backlog.
Il back pack aggiuntivo della scatola base è un blocco unico ma molto dettagliato che permettette l'aggancio di altre parti, nelle istruzioni viene segnalato che si possono unire tra loro se si ha un altro Alto, e non mi dispiace affatto.
Il drone è stata una piccola sorpresa, inizialmente pensavo fosse una cavolata ma invece è un aggiunta che rende più realistico questo robottone con tanto di mezzo di supporto come quello degli IBO e può anche essere usato come testa alternativa.
Il fucile è componibile ma soprattutto molto più dettagliato di gran parte di quelli dei Gundam anche se non avendo adesivi l'ottica l'ho dovuta colorare a mano.
Una cosa davvero furba è il calcio messo lateralmente così a differenza dei bazooka e di molti mitragliatori degli Zaku si può piegare il braccio senza problemi.
La spada invece mi ha un po deluso, nonostante il design molto accattivante e la possibilità di essere componibile non permette di usare le lame o meglio i fasci d'energia dei Gunpla perché usa un foro quadrato.
Ciò è illogico dato che dentro alla confezione non c'è niente per simulare la lama e quindi se non si compra il set di armi opzionali si ha solo l'elsa e trovo che sia una vera ladrata.
Per fortuna il modello dell'Alto è davvero figoso e merita lo stesso, quelle poche variazioni di colore e quel look che sembra uscito da Virtual On mi sono davvero piaciuti e me lo fanno amare.
Pur essendo in scala 1/144 è lievemente più piccolo di un Gundam standard ma è davvero performante soprattutto se messo in coppia con il drone che è anche carino come testa.
Visto che è compatibile con la maggior parte delle action base in commercio ed ha diversi fori da 3mm per personalizzarlo con equipaggiamenti ed armi trovo che possa davvero rivaleggiare con i Frame Arm anche se la solita riciclona che è Bandai per adesso ha commercializzato solo due modelli in diversi colori.
Per fortuna ci sono già diversi set aggiuntivi da pochi euro che rendono questi gioiellini altamente customizzabili e penso che mi ci divertirò un sacco in futuro.
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