Purtroppo con l'uscita della PS3 l'asticella si è alzata ed il nuovo capitolo fu un vero flop, almeno per me è indegno di essere un Ace Combat, perché Assault Horizon presentava così tante limitazioni e semplificazioni per renderlo spettacolare che ha rovinato tutto quello che amavo nel brand ma Skies Unknown riesce di nuovo a volare alto dopo anni di attesa.
Sarà quella trama fantascientifica con aerei veri e nazioni fasulle che finisce sempre con qualcosa di improbabile ma molto figo ad avermi fatto appassionare ma anche quel giusto compromesso tra simulazione ed arcade che si prova alla guida degli aerei di Ace Combat.
Ci sono molte differenze ma il feeling è subito lo stesso e con qualche sforzo di memoria mi torna in mente qual'era il mio aereo preferito, o il più adatto in certe missioni, e le varie armi usate nel gioco che mantengono una progressione con i soldi in game tra una missione e l'altra.
Può on sembrare ma il rischio dei DLC e degli acquisti in game con soldi veri era alto, non a caso c'è come modalità online il battle royal ma non ho neanche provato queste funzioni perché il fulcro di AC è la campagna.Una storia narrata con filmati e briefing da diversi punti di vista così da veder la guerra da tutti i lati è quello che mi è piaciuto da sempre di questa saga e non a caso li eventi di questo settimo capitolo sono collegati a quelli del quinto riproponendo alcuni personaggi come il presidente Harling e le varie nazioni che già avevo imparato a conoscere.
Il sistema di pilotaggio può essere impostato su facile per virare semplicemente girando ma perde molto del suo fascino ora che la fisica è nettamente superiore.
Infatti quello che sbalordisce non è il fotorealismo, che aveva anche ai tempi della PS2 con le dovute limitazioni del tempo, ma il fatto che il paesaggio sia reale con cambi climatici ed atmosferici che influiscono sul volo e sulla visibilità.
Adesso le nuvole bagnano il nostro aereo ed il crepuscolo è accecante senza contare la difficoltà di volare nelle tempeste, tutto ciò è semplicemente fantastico per me.
Il sonoro passa in secondo piano anche se le musiche sono valide perché quello a cui bisogna prestare orecchio è l'allarme persistente dei missili in avvicinamento e gli ordini del comando.
Per la lingua si può optare per il giapponese con i sottotitoli in italiano che preferisco all'inglese e la longevità della campagna è nella media per un single player anche se la fine è solo l'inizio e grindare soldi è come sempre arduo ma soddisfacente.
Per questo trovo che Ace Combat 7 Skies Unknown sia nuovamente il re dei cieli e non solo perché ormai giochi con velivoli ed astronavi non se ne fanno più ma perché è proprio un ritorno in grande stile con un bonus che mi ha reso davvero contento e di cui parlerò nei prossimi giorni, se amate Ace Combat fatelo vostro senza pensarci.
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