Huck ed il Millarworld


Huck è un ragazzone grande, grosso e un po’ semplice, ma dotato di poteri speciali. Quando la notizia delle sue capacità straordinarie si diffonde oltre il piccolo paesino che lo aveva sempre protetto, qualcuno si fa avanti per sfruttarlo.
Nulla di strano in questo Superman moderno se non il fatto che ai testi c'è il prode Mark Millar e questo grosso ragazzone vive nel Millarworld ormai consolidato da mille storie di rara cattiveria.
Non si tratta però di un altra storia uber skazzatta alla The Boys di Ennis ma un racconto toccante e profondo su una persona buona che ha il solo difetto di voler aiutare gli altri grazie al suo dono.


Il Millarworld non sempre è eccezionale, anche se la qualità complessiva delle storie è molto al di sopra di tuta la Marvel e DC messe insieme, quindi se amate i super eroi non fatevi sfuggire quello che è un volume rivelazione almeno per me.


Infatti da qualche immagine, come quella sopra, non mi sarei mai aspettato una storia così bella anche se poi non del tutto originale e le vicende di Huck e la sua ingenuità mi hanno davvero colpito.
Così come i disegni di Rafael Albuquerque che rasentano dei dipinti ad olio non solo per le tinte ma per la composizione paesaggistica di molti tavole.


Forse la cosa più banale della storia è lo scienziato russo cattivo ma vale davvero la pena leggerlo, Huck è un volume scorrevole che dimostra come si possano fare buone storie sui super eroi anche senza metterci per forza gente in costume.
L'eroismo viene da piccole gesti e non da grandi poteri e la lista delle buone azioni quotidiane di Huck dovrebbe essere una cosa da fare anche noi.

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