Chi vede o legge Keroro sa benissimo che il personaggio adora i Gunpla e molti dei suoi mezzi e comportamenti sono ispirati alla seri classica quindi un model kit che ricalca un Gundam non è certamente una sorpresa anzi è un meraviglioso oggetto da collezione per svariati motivi.
Di piccole dimensioni e prezzo contenuto questo Keroro Robot MK II che fa da parte principale al set da cinque che andrà a comporre il robot gigante della ciurma del ranocchio è sicuramente il migliore sia dal punto di vista estetico che per funzionalità.
In appena cinque sprue di cui solo uno multicolor è racchiuso un sogno ovvero un piccolo Keroro con tanto di mobile suit trasformabile.
Infatti la prima cosa da creare è la testa del nostro eroe che nonostante le piccole dimensioni rende benissimo ma il meglio viene con il corpo.
Infatti un po come quelli usati successivamente per i Chopper non solo è prefatto e manca unicamente il rivestimento ma è anche articolato come un esoscheletro.
Così in pochi passaggi si ha un action figures di Keroro piccola piccola ma snodata ed altamente performante.
Le plastiche sono ottime anzi sono migliori di quelle del resto del set ma di questo parliamo dopo.
C'è anche la base dedicata con tanto di adesivo con il nome e quello stesso stand può essere usato per il miniveicolo che per l'MK II trasformato.
Nonostante sia quasi monoblocco la moto volante è davvero carina e serve anche da pod per il controllo del robot.
Le poly cap sono molto diverse da quelle usata solitamente per un Gunpla e rispecchiano la vecchiaia di questo modello.
Nonostante ciò ci sono alcune soluzioni modellistiche notevoli come i perni delle braccia allungabili che permettono la rotazione del pezzo a diverse angolazioni.
Con un po di panel line risaltano molti dettagli che per un pezzo budget non sono scontati anzi mi hanno davvero sorpreso.
Così come certe parti mobili e la resa del torso che è essenzialmente la parte migliore del mezzo grazie alle plastiche multicolor ed ai dettagli.
Infatti la parte del bacino con l'innesto per le gambe va colorato a mano, senza il rosso è davvero brutto da vedere, ed alla fine la resa è buona anche se denota la sua età.
Così come le parti della gambe che mi ricordano quelle del Dom che nonostante i razzi sono cave all'interno.
Ci vuole anche del panel line in tanti punti ed un po di colore per il razzo di mobilità così da non sembrare un blocco verde.
Il piede è classico e potrebbe essere di un Gundam qualsiasi dei primi anni novanta.
Ciò non vuol dire che assemblata dopo le rifiniture non sia bella da vedere anche se è lontana da bella o così si dice ma per me è davvero ben fatta.
Le spalle con le ali sono un altro problema in quanto come si può notare dall'adesivo con il logo dovrebbero avere la parte centrale bianca ed anche qui come altre volte mi chiedo se alla Bandai costino così cari degli adesivi colorati perché già che copre due terzi dell'ala potevano farlo totale almeno da quel lato.
Le braccia tradiscono tutta la loro semplicità ma comunque restano la soluzione più semplice per dare mobilità al pezzo e mi ricordano quelle dei modelli pre HG di Gundam Wing.
Il risultato finale è apprezzabile e spesso questi model kit vanno visti con gli occhi del cuore o meglio gli occhi del modellista che apprezza certe soluzioni e si diverte a migliorare un prodotto ormai datato.
Infatti per lo scudo proprio non riuscivo ad accettare che non ci fosse ne la doppia plastica colorata ne degli adesivi quindi per quanto con risultati poco apprezzabili l'ho colorato di blu per dargli spessore e renderlo come dovrebbe essere.
Ecco quindi che il Keroro MK II è pronto ed in attesa del suo pilota, a vederlo così non si notano i difetti e le parti che si sono tagliate male.
Con Keroro alla guida e tanto amore nel costruirlo ma da trasformare non è il massimo, anche se non necessita di cambi di pezzi come altri modelli, e le foto mi sono venute male quindi tralasciamo e diciamo solo che per il mio amore per i Gunpla e per chi piace Keroro è un ottimo soggetto da avere in collezione.
Certamente è datato e poco performante per gli standard odierni ma riesce a stupire ed ha un fascino tutto suo che adoro.
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