Il meraviglioso Shin Getter 1 D-Style della Kotobukiya


Che mi piacciano i Gunpla Super Deformed non e un segreto e ne vado molto fiero, la mia collezione si è da poco arricchita di quattro nuovi modelli dell'era Sengoku, ma a parte quelli Bandai ho poco e niente sino ad ora.
Infatti un amico mi ha regalato il magnifico Shin Getter Robot della Kotobukiya ma non quello gidante bensì il piccolo e smodato SD della linea D-Style.


Si tratta di una serie secondaria della Kotobukiya che nel corso degli anni ha abbracciato diversi brand riguardanti i mecha e quello di Getter è la trentaseiesima uscita.
La componentistica del kit può sembrare spartana, niente adesivi che intanto non servono, ed un solo sprue di parti trasparenti ma il risultato finale è notevole ed il montaggio molto semplice.



Prima però a mio avviso è meglio colorare le parti di certe giunzioni con un bel verde metallizzato perché appunto non ci sono adesivi a dare colore dove serve.
Serve anche l'oro per la giunzione della spalla ed effettivamente non vedo cosa gli costava fare quei due pezzi già colorati di giallo dorato come i bottoncini delle spalle ed il viso dato che avevano già in stampa uno sprue di quel colore ma comunque non è difficile da dipingere e le sbavature si eliminano facilmente.



Pur essendo un deformed il modello della Kotobukiya è totalmente tridimensionale senza lasciare spazi vuoi, come accade invece ai più economici SD EX-Standard della Bandai, e grazie a certi snodi particolari la resa del modello è di alta qualità ed estremamente posabile.
Le lame sono un tocco di classe mentre per le mani ci sono i pugni già chiusi o quelle aperte per fare le pose da tamarro.


I piedi sono composti da due parti che una volta unite li rendono si cavi ma di spessore e la loro forma ovale permette al modello di stare in piedi senza problemi.


Con la vernice metallica verde le giunture bianche vengono giuste giuste del colore sparaflashoso dell'anime e donano molta vitalità al modello, nella foto non si nota ma la poly cap sferica è bianca e nella scatola ci sono anche quelle rosse ed i pezzi grigi così da dare alle giunzioni il colore appropriato e renderle meno visibili da lontano.



Lo sprue G contiene le parti trasparenti che unite ai pezzi normale dona al Getter la sua colorazione fluo verde e si tratta di una plastica molto spessa e poco luminosa così dare l'effetto ma senza fare vedere l'interno le parti cave.
Qui il colore metallizzato è venuto più scuro a causa della plastica rossa, come sull'avambraccio, ma da lontano rende bene e lo preferisco al classico nero dei Gundam Marker.


La gamba finita è bella tozza ma snodata, permette una grande stabilità al modello e pose davvero figose ma soprattutto è giustamente sferica come lo Shin Getter dovrebbe essere per conservare il suo look vintage.



Si passa quindi al collo ma a parte la verniciatura, ed il tempo passato ad aspettare che si asciugasse bene, questo modello è semplice e veloce da realizzare.
La giunzione del collo è particolare perché permette un movimento anche verso l'alto e l'inclinazione in avanti dando così dei movimenti che i classici SD non possono compiere.



Il viso, con gli occhi prestampati sulla parte dorata, e l'anima verde trasparente rendono benissimo la cattiveria dello Shin Getter una volta montata sulla plastica rossa che da sola sembra una maschera da hockey.



Il resto della testa è praticamente monoblocco e vanno solo messe le orecchie a vite argentate ed i mega triangoli ad incastro così da completare uno splendido volto riccamente dettagliato degno di un modello standard.



I perni bianche pre piegati si uniscono alle poly cap sferiche bianche per dare al torso gli snodi delle gambe.


una volta chiuso il pezzo e rifinito con le panel line l'effetto è davvero meraviglioso, si nota davvero tanto come pochi dettagli ben curati rendano un piccolo pezzo un opera d'arte.



Il torace invece è composto da diversi strati multicolore di cui la parte verde è fondamentale e non solo piccole strisce di colore, una volta chiuso il pezzo e pannellato per fare risaltare le linee di giunzione trovo che sia davvero splendido.


Le due parti si agganciano e grazie allo snodo che le unisce la parte superiore può ruotare ed inclinarsi anche meglio di un classico Gunpla HG cosa che mi ha davvero sorpreso e reso fiero di avere questa bellezza.


Gli ultimi tocchi sono le ali, aperte o chiuse, da attaccare nel back pack della schiena e la lancia alabarda che è monoblocco ed andrebbe rifinita ma dato che per scorrere nel pugno fa attrito ho preferito non colorarla dato che argentata fa comunque la sua porca figura.


Ed eccolo qui finito nella mia mano, la grandezza è leggermente superiore ad un Legend BB della Bandai ed è anche più pesante, e posso dire che non solo mi sono divertito a crearlo ma che questo splendido model kit appaga il mio cuore di appassionato e risveglia splendidi ricordi di Getter Robot The Last Day...




Forse non ne ho mai parlato sul blog dato che la serie è del 98 ma si tratta di uno dei remake nagaiani che ho apprezzato di più in asoluto ed ha reso lo Shin Getter uno dei miei sogni proibiti per questo questo piccolo e splendido modellino è per me una gioia senza pari da mettere in collezione.

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