Un dolcetto amaro - Dagashi Kashi


In Giappone si sa le mode sono il fulcro del commercio e d quando un paio di anni fa ha spopolato il cibo non c'è più stato modo di evitare non tanto i ristoranti a tema manga ma i manga sulle vettovaglie.
Dopo lo smaialoso Food Wars ed il più sardonico Dungeon Food arriva in Italia il manga sui dolcetti che però devo dire dopo l'entusiasmo iniziale mi ha profondamente deluso.
Chiariamo subito che i disegni di Kotoyama, autore anche dei testi, sono molto curati e particolareggiati e le strane fattezze dei personaggi longilinei e dagli occhi a spirale non mi dispiace anzi erano una delle cose che mi ha attirato, poi purtroppo c'è il resto.


Iniziato nel 2014, ora arrivato in patria al settimo volume, è divertente in certi dialoghi ed accurato nel parlare dei dolci nipponici che con i loro gusti esotici lasciano spesso basiti noi occidentali.
Il concept infatti è interessante e la trama sembra interessante ma manca quall'alchimia che conquista il lettore a mio avviso.


Ci sono personaggi interessanti come il padre di Kokonotsu che ricorda un po quello di Ranma con il suo menefreghismo e la propensione a lasciare i problemi al figlio.
Ed è proprio qui il grande gap di Dagashi Kashi, infatti il protagonista è così insipido che riesce a prendere sostanza solo se in contrapposizione a qualcun'altro.


Proprio per questo trovo questo manga sui dolcetti insipido ed al di sotto delle sue potenzialità, magari poi migliora ma l'impatto con il primo numero è stato per me devastante ed ho faticato ad arrivare alla fine.
Provatelo ma a vostro rischio e pericolo, se non è piaciuto a me che adoro le cose strane non so quanto possa fare presa in occidente un manga simile.


Chiudiamo con alcuni dei ristoranti italiani tipici secondo i giapponesi, e gli italiani fuggiti nel bel paese dei manga, come il ristorante pizzeria Buco di Muro.


Per chi ama il sushi invece c'è il pratico Salmone Bene ed il più esplicito Pappare Trattoria per chi si chiede cosa bisogna fare una volta entrati.


Per questo è difficile vivere il cibo come lo concepiscono loro e certamente non è semplice creare un manga appassionante su dolcetti che per il resto del mondo sono sconosciuti, alcuni accostamenti letti in Dagashi Kashi sono a dir poco bizzarri, ma esistono davvero e la cultura del cibo è qualcosa di serio.



Come ci ricordano i grandi ristoranti italiani oltreoceano come Scassacazzi ed il più esplicito e sacrilego Madonna Maiala a Fukuoka con il quale vi lascio a riflettere su come chiamereste voi un ristorante nel magico Giappone.

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