Su alcune serie ci arrivo poco alla volta, spesso con molto ritardo dal loro successo commerciale, ma alla fine se si tratta di una piccola perla come Yamato 2199 me la divoro in un battibaleno.
Infatti la serie remake del classico Space Bettleship Yamato del 1974 è un gioiello da vedere ed apprezzare, maggiormente se non si è mai vista la serie classica così da non fare paragoni, e nelle 26 puntate di questa serie di OAV del 2012 si respira quella fantascienza epica tipica dei viaggi nello spazio che abbraccia la filosofia di Star Trek e Battlestar Galactica con giusto un pizzico di patriottismo nipponico.
Infatti la serie remake del classico Space Bettleship Yamato del 1974 è un gioiello da vedere ed apprezzare, maggiormente se non si è mai vista la serie classica così da non fare paragoni, e nelle 26 puntate di questa serie di OAV del 2012 si respira quella fantascienza epica tipica dei viaggi nello spazio che abbraccia la filosofia di Star Trek e Battlestar Galactica con giusto un pizzico di patriottismo nipponico.
Soprattutto le prime puntate si respira quell'atmosfera da space opera di qualità, che il drastico aumento di personaggi e dinamiche all'interno dell'astronave favorisce, e la trama su discosta parecchio dalla Yamato classica eppure è altrettanto affascinante e coinvolgente.
Alcuni personaggi come Niimi, la mia ragazza aggiunta preferita, subiscono un processo di redenzione simile a quello di Gaius Baltar in Galactica ma anche i comprimari nemici non sono cieche marionette.
Lo stoico Domel, ancora di più del folle Desler, diventa un antagonista che conquista il cuore degli spettatori mostrando come i Gamilonesi non siano tutti folli assetati di guerra ed in Yamato 2199 la situazione geopolitica dell'impero ha molta rilevanza.
Stonano un po tutte le ragazze in uniformi discinte forse tra centottantadue anni l'umanità sarà più evoluta ma non a caso esistono decine di zozzoparodie su questi personaggi.
Il mecha design nonostante la vetusta età grazie ad una spolverata di CG ritorna alla ribalta con mezzi aerei ed astronavi di tutto rispetto.
Non solo la Yamato ma anche i mezzi nemici, ed alcune installazioni aliene, sono di grande impatto visivo e non c'è nulla da dire perché negli anni 80 la fantascienza ci aveva già dato tutto quello che desideravamo.
Come per l'Enterprise, Battlestar Galactica ed i suoi Viper ma soprattutto i mezzi dei Cyloni, e le Aquile di Spazio 1999 il design di un tempo è ancora adesso meraviglioso e certe scene di dogfight e le battaglie spaziali mi hanno commosso.
L'unico appunto è su come ogni tanto certi movimenti delle astronavi risultino davvero troppo veloci sebbene nel vuoto spaziale.
Le musiche sono molto belle e ricalcano quelle classiche ma devo ammettere che la canzone della Yamato ed il canto di guerra di Gamilas mi fanno sempre venire la pelle d'oca come in quei vecchi film di guerra e ciò è impagabile.
La seconda stagione, Yamato 2202 è iniziata a febbraio con il primo di sette film cinematografici che racchiude due episodi e non vedo l'ora di vederli tradotti.
Forse sarà stata la spinta di questo magnifico anime a farmi apprezzare ancora di più Super Robot Wars V, che si basa molto su questa storyline, ma in generale si tratta di un ottimo prodotto che dimostra come le opere del passato modernizzate con la dovuta cura e rispetto possano essere dei capolavori senza tempo.
Se non avete ancora visto questa serie sci fi, degna dei migliori telefilm di fantascienza, adesso è su Netflix e quindi non avete più scuse.
Space Battleship Yamato 2199 segna il ritorno non solo di una grande saga ma anche della fantascienza nipponica basata non tanto sui robottoni ma sulle persone coraggiose che combattono a costo della vita ed è questo a dare lo spessore che tanto apprezzo in questa serie.
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