La recensione di Berserk and the Band of the Hawk, un gioco da avere per ogni fan


Uscito nel periodo natalizio del 2016 in Giappone, ovvero ottobre giusto per fare capire che da noi i giochi arrivano nuovamente con mesi di ritardo, il nuovo gioco di Berserk intitolato Berserk Musou ha visto da poco la luce anche nel resto del mondo e ciò è un bene.
Dopo un eclissi mediatica durata quasi un decennio la saga è tornata viva a pulsante grazie agli splendidi film, una nuova serie televisiva cosi così, ma soprattutto grazie a Kentaro Miura che si è degnato di fare qualche nuovo capitolo.



Quindi in un era multimediale come quella in cui viviamo il passo per un nuovo videogame era breve ma non era certo se sarebbe uscito fuori dai confini nipponici.
Il primo gioco di Berserk risale al 1999 per il glorioso Dreamcast e vado fiero di possederlo tutt'ora, la trama era inventata ma l'impatto che aveva sul giocatore usare Gatsu e massacrare mostri con il suo spadone mi riempie di gioia tutt'ora.



Nel 2004 uscì Berserk Millennium Falcon Hen Seima Senki no Shou per PS2 che invece proponeva una storia più legata al manga, però con i personaggi del ciclo narrativo post eclissi ovvero quelli che apprezzo di meno.
Ho messo anche il retro delle confezioni giapponesi per fare capire come il livello grafico si sia evoluto ma in generale non sia mai stato al top della grafica, a parte forse quello del Dreamcast che era smodato, e solo gli amanti folli pronti a prenderli import li hanno giocati ed io sono uno di quelli naturalmente.


Bisogna quindi saltare ben dodici anni per avere questo Berserk and The Band of the Hawk, che fa molto Jem and the Holograms quindi da adesso sarà solo Berserk, e l'impatto con i primi capitoli non è male e per fortuna dopo i livelli tutorial migliora parecchio.
Una cosa che mi ha davvero colpito è che oltre ai filmati CG sono presenti molti spezzoni animati dei film Berserk l'epoca d'oro che rendono Berserk un must per gli appassionati.


Quello che invece farà storcere il naso a molti é che nonostante i dialoghi in giapponese il testo inglese usa i nomi e le traduzioni americane, leggermente diverse da quelle italiane ma non pr questo sbagliate.
Tecnicamente il gioco potrebbe girare tranquillamente su PS3, anzi farebbe una figura migliore, ma Berserk non punta sulla grafica e neanche sul gameplay a dire il vero ma sul puro fan service.
Si tratta anche di un gioco che ha una patch D1 da apprna 15 MB, installa appena 25 GB, ed ha caricamenti contenuti.


Dopo i primi livelli tutorial, quasi inutili per chi come me gioca Musou da decenni,  il gioco ingrana con meccaniche finto GDR e diversi obbiettivi sul campo di battaglia.
Non raggiunge le vette della finta strategia di Arslan ma certamente è meglio dei solti Dynasty Warriors ma come dicevo non punta sul gameplay dato che smanettare tasti è il metodo migliore per affettare tutti.
Carino l'uso degli oggetti curativi e di booster, l'equipaggiamento che migliora gli attributi, ma il tutto è alquanto blando e poco profondo.


Confrontato con Dragon Quest Heroes non c'è davvero paragone e la cosa mi dispiace ma allora perché sono soddisfatto dell'acquisto?
Semplice perché Berserk è esattamente il gioco di Berserk che sogno da quasi vent'anni, perché questo gioco non punta su quella piccola fetta che apprezza Dark Souls non punta su quella piccola minoranza che adora i musou il gioco di Berserk punta dritto su coloro che amano Berserk.
Nonostante ciò grazie all'ottima narrazione, inusuale per un musou, la progressione risulta intrigante, come L'Attacco dei Giganti, e potrebbe fare avvicinare i giocatori a questa magnifica opera dark fantasy anche se i testi in inglese terranno lontani i bimbiminkia.


La modalità Endless Eclipse mi ricorda molto l'abisso di BlazBlue e come esperienza è intrigante, ogni personaggio ha desideri e ricompense uniche da sbloccare, ma nonostante si sblocchi subito dopo la prima missione e pian piano si aggiungano i personaggi disponibili nella campagna richiede un livello molto alto per raggiungere la profondità richiesta quindi è meglio affrontarla dopo essere saliti di livello.


In questo arriva in aiuto la possibilità di livellare con i soldi sino al pg più alto risparmiando tempo ed usando così poco quei personaggi odiosi che ai livelli bassi sono inchiavabili.
Come per Final Fantasy XV la prima parte è notevolmente migliore della seconda, con una storia pre eclissi più ricca di sfaccettature e personaggi memorabili, mentre l'ultima parte con il finale aperto lascia un po l'amaro in bocca.


La giocabilità ha alti e bassi ma per un musou non è male anche se la telecamera è spesso fastidiosa nei luoghi chiusi quindi se avete voglia di un gioco action splatter vi consiglio molto di più Nioh che invece centra il bersaglio senza fatica.
In definitiva Berserk è un gioco molto interessante, anche se troppo smanettone e meno tecnico di quanto promesso, che sicuramente è un must per gli appassionati del manga e dell'anime ma faticherà a conquistare il pubblico abituato ai Souls.
Personalmente mi ci sto divertendo un sacco ma gran parte della spinta viene dalla mia passione per la storia ed i personaggi che già amo quindi per essere sincero devo ammettere che come gioco è solo poco sopra la sufficienza per gli standard moderni e se non siete appassionati potrebbe facilmente deludere.

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