Il Gundam della domenica - Gundam Barbatos e Kutan III


Mi sembra strano non averne ancora parlato visto che si tratta di uno dei Gundam di nuova generazione che preferisco sia come design che come realizzazione quindi ecco la mia recensione del Gunpla del Gundam Barbatos nella sua quarta forma con il trasporto a lunga distanza Kutan III uscito a dicembre del 2015 in Giappone.
Il model kit in questione è la settima uscita dei Gundam IBO ed oltre a ripresentare il modello del Barbatos gli aggiunge nuove armi, modulari che possono essere adattate anche ad altri modelli, ed il veicolo per il trasporto spaziale che effettivamente si vede solo due volte nella prima serie animata ma è diventato un must per gli appassionati della serie e di modellismo in generale.


La componentistica della scatola gigante prevede una decina di sprue ma solo tre grandi e tre piccoli servono per assemblare il Barbatos mentre gli altri sono naturalmente per il Kutan.


Da notare la basetta che da sola è uno sprue ed è grossa come la mia mano, in questa foto uber luminosa per ricordare a tutti che sono un pessimo fotografo.



La costruzione del frame, si gli IBO hanno il frame ed i Gundam ne hanno uno specifico mentre i Graze un altro tipo, quindi anche il Gusion e poi l'Astaroth partono da questi pezzi.


La differenziazione si incomincia a notare una volta montate le varie placche protettive e ribadisco che il design del Barbatos mi piace un casino anche perché riprende diversi spunti dal classico Gundam rielaborandoli in maniera agressiva.


La testa ha bisogno di qualche ombreggiatura, soprattutto sul giallo che se no è davvero piatto, e rende davvero bene il concetto di "uomo barbuto" anche se a pilotarlo è un ragazzino sbarbato.



Anche le braccia hanno la stessa componentistica degli altri Gundam frame e mi piace molto che siano presenti dettagli meccanici come gli ingranaggi con le scanalature ed i tubi.


Questi particolari possono essere fatti risaltare maggiormente con qualche panel line di GM 01 ed anche se in parte vengono coperti una volta assemblati i pezzi dell'armaturail semplice fatto che ci siano e si intravedano rende il tutto molto più meccanico e real robot.


Una volta assemblato il risultato è notevole e nonostante una certa rigidità del modello, che come ho già detto assomiglia di più ad un action figure che non ad un Gunpla classico, la posabilità del Barbatos è alta.
L'unico neo di questa serie sono le mani in posa rigida per impugnare le armi.



Anche le gambe sono modulari e simili per tutti i Gundam frame con la particolarità delle giunture snodate che permettono un articolazione più realistica del ginocchio e dell'anca.


Con la corazza montata l'aspetto varia completamente da modello a modello ma teoricamente gli attacchi essendo modulari permettono di costruire Gundam custom come si vuole.



I copri fianchi sono ben sagomati ma la colorazione è data solamente dagli adesivi oppure ci si può sbizzarrire con i marker ma visto che l'effetto finale non è male ho preferito il montaggio classico.


Alla finel il bacino è solido e di grande effetto e l'unica cosa che potrebbe fare storcere il naso ai fan delle vecchie serie è che l'attacco alla parte superiore è data solo da uno snodo ma questo permette non solo di inclinare il busto ma anche di ruotarlo in modi impossibili per un HG di vecchia generazione.


Le gambe assemblate con i piedi che hanno uno snoda particolare che gli permette di essere piegati lateralmente così da dare maggiore stabilità al modello.



Anche visto da dietro il Barbatos HG IBO ha un forte impatto meccanico con tubi in evidenza e parti mobili.



Manca ancora il back pack che presenta il razzo mobile e gli slot per attaccare le pinze per le armi così da fargliere tenere sulla schiena.


Questa versione deluxe del Barbatos presenta infatti oltre alla mazza e la spada del primo modello anche la katana usata appunto negli episodi spaziali con il Kutan.


C'è anche un intero braccio di riserva con l'innesto per lo scudo e la forma leggermente diversa.


Ora manca solo il Kutan type III che vanta otto sprue giganti con cui costruire il bellissimo mezzo di trasporto.



Si parte con il corpo principale a cui poi vanno assemblate le varie parti per formare le diverse configurazioni del veicolo spaziale.



La cabina di pilotaggio è compresa di vetro trasparente e la rampa mobile è allungabile.


Una volta montata il modello raddoppia di dimensioni diventando già di per se bellissimo.


Devo ammettere che le panel line del Kutan sono la fase più impegnativa ma effettivamente migliorano decisamente il contrasto di colore delle varie parti rendendo lo scafo un piccolo gioiello della tecnica.


Si passa poi alle parti laterali che vanno piegate per dare l'effetto chiude le modello.


Così lo spessore del Kutan aumenta ed incomincia a diventare pesante da tenere in mano.



Ora mancano ancora diverse parti tra cui le punte articolate che vanno rifinite con i diversi adesivi della confezione.



Una volta completato e panellato diventa un piccolo gioiello mobile che va rifinito con le pinze laterali.




Effettivamente queste parti sono inutili visto che non reggono realmente qualcosa ma si posano sullo scafo per fare scena.
Il fatto che siano completamente mobili ed articolate le rende un piccolo gioiello dell'ingegneria modellistica.



Con l'apposito perno è possibile inserire il Barbatos nel Kutan in configurazione di attacco con le paratie aperte.


Oppure in fase di trasporto chiuso che diventa più grosso della mia PS4 adibita ormai a stand per le foto dei Gunpla.


L'altra configurazione è quella con il Gundam in piedi che usa le tenaglie con le mani, che purtroppo si incastrano male cisto che le mani sono fisse, e l'effetto visivo è notevole,




Tra i vari ritocchi che ho applicato con i marker c'è il giallo sul bordo della spallina, purtroppo a differenza della versione SD non c'è un adesivo per colorarlo ed il manico della katana che diventa nero.


Così il tasso di carisma cresce notevolmente e l'unico problema è che a forza di muovere il manico il colore si stacca lievemente.


Un altra cosa da ritoccare è sono i cannoni giganti che devono avere delle parti bianche e qui un po mi è scaduta la Bandai perché almeno per la parte centrale potevano fare un innesto di plastica bianca o un adesivo per differenziare il colore.




La posabilità è altissima ed i modelli IBO sono delle piccole perle da vedere e mettere in posa nella propria collezione.



Giusto per fare capire quant'è snodato grazie alle articolazioni, ecco il Barbatos maestro di yoga.


Avanzano un paio di pezzi per poter inserire il graze cusotm ed il Ryusei-Go nel Kutan con una configurazione diversa da quella del Barbatos.



Devo ammettere che sono rimasto colpito e nonostante ci abbia messo un sacco a montarlo, per questo le foto hanno luci diverse a seconda del giorno di costruzione, sono davvero soddisfatto del risultato finale.



L'assemblaggio generale è semplice ma richiede diversi passaggi e per la resa migliore ci vogliono ore per curare i dettagli ma ne vale davvero la pena.
Personalmente ho preferito prendere solo questo Barbatos ed evitare quello base perché va bene il collezionismo ma è meglio avere solo la versione migliore.

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