Sarà perché gli FPS online non mi dicono poi molto, io punto tantissimo sulla storia e l'immedesimazione che una buona storia riesce a dare, e per questo gli sparatutto ad arena dopo poche partite mi annoiano ma so riconoscere il valore di certi giochi o almeno del loro art director.
Infatti dopo la facciata di Destiny, che è splendido da vedere ma ridondante sino alla nausea da giocare, ho deciso di prendere le distanze da titoli come Battleborn e Overwatch sebben lo stile ed il design mi piacciano un sacco.
Infatti gli eroi di Overwatch hanno una caratterizzazione unica e Blizzard è sinonimo di qualità e supporto negli anni, vedi l'ottimo lavoro fatto con Diablo 3, ed anche il successo commerciale e di critica del loro gioco decreta come Battleborn sia nato morto in battaglia dopo neanche un mese dall'uscita.
Il primo corto da otto minuti è dedicato a Winston e devo ammettere che quando lo vidi la prima volta due mesi fa non mi colpì molto.
Comunque il fatto che fosse tutto in italiano l'ha reso simpatico da vedere ed il doppiaggio non è male.
Un mese dopo è stata la volta del corto dedicato a Tracer e Widowmaker e non solo l'attesa per l'uscita del gioco era entrata nel vivo aumentando esponenzialmente l'hype ma il corto in se è davvero bello da vedere con un ottima CG e scene d'azione degne di Ghost in the Shell e Matrix.
Però è stato solo un paio di settimane fa che mi sono innamorato dello stile visivo del gioco con il filmato di Hanzo e Genji, non a caso il Giappone con i suoi samurai e ninja è una delle mie ambientazioni preferite, ed ho dovuto provare la beta per desistere all'acquisto del gioco.
L'ultimo video è dedicato al Soldato 76 ed è forse quello con i contenuti più maturi ed eroici ma purtroppo non si tratta di GDR fantascientifico alla Mass Effect ne di un JRPG alla Star Ocean, che forse tra un po arriverò finalmente in Europa, ma di un FPS ad arene da giocare in squadre e per questo nonostante apprezzi questi splendidi corti non l'ho comprato.
Tecnicamente il gioco è valido e visivamente ha uno stile che mi piace molto ma proprio non mi piace giocarci e quindi non serve a niente avere averlo in collezione per non usarlo.
Questi corti però sono splendidi e mi fa piacere divulgare la loro esistenza ad appassionati di animazione che poi magari potrebbero anche interessarsi al gioco.
Il merchandising di un videogioco ormai comprende anche anime, cartoon, fumetti e romanzi e francamente per me è una cosa positiva visto che amplia l'esperienza di gioco approfondendo e costruendo un universo narrativo a tutto tondo.
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