Street Fighter V retrospettiva e recensione verità... Hadoken!


Per quanto molti bimbiminkia di oggi non abbiano mai provato l'ebrezza delle partite in sala giochi a Street Fighter II con gli amici e la gioia di essere incoronato campione della cumpa tutti hanno sentito parlare di Street Fighter.
Questo post è si la recensione del nuovo capitolo della saga apprna uscito per PS4 ma é anche il mio personale viaggio nella memoria per spiegare e chiarire cosa mi fa amare questa saga.


Il mio primo approccio con questo capolavoro, il mio picchiaduro preferito di sempre, risale alle elementari quando a casa di un mio amico ho provato Street Fighter II per Amiga 2000, e solo qualche tempo dopo ho potuto mettere le mani sulla versione arcade in sala giochi, inutile dire che fu amore a prima vista.


Ryu, Ken, e Chun Li diventarono gli eroi dei miei sogni mentre per usare Sagat, il mio cattivo preferito dei quattro boss, ho dovuto attendere Street Fighter II Champion Edition nel 1992, arrivato per Mega drive nel 93, questo tanto per smentire il fatto che i giochi di un tempo fossero completi e senza aggiunte successive.


Infatti di Street Fighter II esistono ben CINQUE versioni e costavano tutte prezzo pieno, per fare un paragone 80.000 lire sono 69 euro di adesso ed in alcuni negozi i giochi dello SNES arrivavano anche a 100.000 ovvero 86 euro di oggi.
Quindi voi troll dell'Internet non rompete il cazzo perché non sapete e capite nulla del mondo videoludico, semplicemente volete tutto e subito senza pagare, si era partiti con 8 personaggi e per arrivare ad averne 16 giocabili c'erano voluti tre anni e più di 300 euro di spesa.


Poi venne l'era dello SNES e l'avvento di Super Street Fighter II che affittavo regolarmente dal negozio di videogame più vicino mentre Street Fighter Alpha 2, nel 1996, segnò per me nuove vette di gameplay portando Gouki-Akuma nella mia vita.
Risparmiai molto per poterlo comprare e giocarci quando volevo ed ero arrivato ad un grado di maestria tale che anche al livello di difficoltà più alto solo Shin Akuma poteva darmi filo da torcere.


All'epoca non avevo compreso che molti personaggi erano ripescati dal primo Street Fighter e da Final Fight ma avevo apprezzato moltissimo Guy e soprattutto Sakura.
Il roster arrivava a ben 18 lottatori ma un personaggio che all'epoca avevo snobbato era invece Dan che si è poi ritagliato un posto nel mio cuore quando ho imparato ad usarlo bene ed ho scoperto che era la presa in giro degli eroi SNK di Art of Fighting.


Balziamo quindi al 1999 con la gloriosa PSX ed il mitico Street Fighter Alpha 3 che ancora adesso è uno dei picchiaduro 2D più riusciti di sempre con un gameplay personalizzabile incredibile.
E' lo Street Fighter più completo di tutti con i suoi 31 personaggi giocabili e la modalità World Tour Mode rimarrà per sempre nel mio cuore.


Le versioni 3D sia su PSX che PS2 mi lanciarono molto interdetto ma appena entrai in possesso di un Dreamcast recuperai subito la versione giapponese di Street Fighter III W Impact, che conteneva sia new generation che il second impact, perché è semplicemente spettacolo puro.
Un ritorno alle origini arcade della saga con un gameplay raffinatissimo che segnava il passaggio degli anni cambiando drasticamente il roster di gioco e proponendo 16 lottatori di cui solo Ryu, Ken e Gouki dai capitoli precedenti.


Si arriva all'annuncio di Street Fighter IV, che sbarca nel 2009 su PS3, ed allora fu una cosa incredibile, dopo il flop del nuovo Soul Calibur IV l'anno precedente avevo voglia di un vero picchiaduro e fui accontentato, nonostante le polemiche successive per le varie edizioni ed i troppi DLC dei costumi il quarto capitolo resta una pietra miliare nel mondo dei picchiaduro 2D proprio perché fonde decenni di esperienza con una splendida grafica 3D senza snaturarne il gameplay.


Capcom ha poi esagerato con le varie edizioni tra cui l'ultimo Ultra Street Fighter IV nel 2014 è davvero un inutile spillasoldi ma resta nulla in confronto a tutti i set dei costumi per Dead or Alive 5 che raggiunge una cifra stratosferica anche nella truffaldina versione free to play.
Quindi sempre voi troll dell'Internet prima di criticare guardatevi bene intorno e non condannate Capcom per la sua politica sui DLC per poi osannarla il giorno dopo per i DLC gratuiti di Monster Hunter perché è da ipocriti.


In molti si lamentano che Street Fighter V ha solo 16 personaggi al  lancio e che sei sono già previsti come DLC ma forse non ricordate che Street Fighter II, il gioco che ha creato il genere dei picchiaduro e che ha posto nuovi standard videoludici di qualità, aveva solo 8 personaggi al lancio ed erano più che sufficienti per farci divertire.
Se volete un picchiaduro con cento personaggi c'è Naruto ma qui si tratta di un gioco dove vale la regola pochi ma buoni.


Il fatto che tra tre mesi ci saranno dei nuovi contenuti mi stimola a giocare ancora a Street Fighter V invece di abbandonarlo dopo poco come fa chi non capisce un cazzo di videogiochi. 
Dopo questo lungo preambolo veniamo a quello che interessa a chi deve ancora decidere se prendere o no questo nuovo gioco, se non vi siete stufati di leggere una decina di righe fa vi svelo subito che secondo me questo titolo è da prendere al volo ma vediamo meglio i pregi ed i difetti e soprattutto le tante cose che mi hanno fatto dire meh  con la loro carica di WTF.
 

Graficamente il titolo ha un ottimo art design, i fondali sono ispiratissimi e ben realizzati, i personaggi più realistici e dettagliati, le immagini dello story però sono sottotono secondo me ed i disegni troppo stilizzati non rendono giustizia alla maestosità dei personaggi.


E' comunque carino che nelle vignette compaiano i personaggi scartati dal roster tanto per creare un universo di gioco globale e trovo divertenti le molte citazioni visive come il poster alla Bruce Lee con Ryu.


La giocabilità è ottima, l'aggiunta del V-trigger è una bella pensata per rendere unici i lottatori anche se alcune abilità sono squilibrate e la counter a Ryu non mi piace mentre l'effetto elettrico è figoso.
Il roster non è bilanciato come dovrebbe ma regala ore di divertimento alla scoperta delle mosse e combinazioni più efficaci.


La longevità per adesso è limitata alla voglia di giocare dell'utente, un picchiaduro teoricamente è infinito se giocato con gli amici oppure online ma se non si ama il genere fare le sfide per sbloccare i colori extra ed i trofei stilosi potrebbe non bastare a tenere vivo l'interesse.


Per questo entra nel merito il Fight Money che si ottiene giocando mentre si è loggati online con cui si potranno sbloccare i costumi ed i personaggi in uscita nei prossimi mesi senza pagare soldi veri, quindi bisognerà giocare tantissimo o pagare per avere subito i contenuti e per me la scelta è molto semplice.


Infatti l'arcade story mode è alquanto limitato e dopo 2-3 combattimenti ci si trova di fronte ad un paio di immagini che fanno da finale mentre per il cinematic story mode bisognerà attendere il DLC gratuito a giugno.
Però si fanno 10.000 FM a personaggio e questo potrebbe essere molto utile in futuro, inoltre si sale di livello con il personaggio usato e serve per i trofei.


La scarsità di contenuti, nonostante l'intreccio della trama sia anche ben riuscito, fa sembrare che Capcom abbia lesinato su questi contenuti per fare risaltare meglio il futuro DLC ma se ben andiamo a vedere lo story mode in Street Fighter è sempre stato inesistente e secondario.


Diciamo quindi che il mio amore per questa serie mi ha fatto superare diversi ostacoli mentre chi non è fan della saga potrebbe non vedere i lati positivi di un gioco prettamente arcade scambiandolo per un titolo povero di contenuti.
Street Fighter V vanta un gameplay pieno di finezze da scoprire, l'allenamento è utilissimo in questo, e francamente non saprei cosa aspettarmi di più.
Street Fighter non è Tekken ed i suoi vari capitoli hanno sempre avuto pochi personaggi nella prima versione che sono saliti in quelle che sono dei giochi add-on usciti successivamente.


Ma adesso vediamo cosa mi ha fatto gridare WTF durante le prime partite, innanzitutto per un gioco che doveva essere stato testato dai beta tester quasi 6GB di patch al D1 sono una esagerazione incredibile.

prima della patch

interfaccia dopo la patch

L'aggiornamento serve principalmente a mettere a posto qualche magagna ma in realtà senza essere connessi online semplicemente non si ottengono punti exp e FM quindi il mio primo giorno di gioco è stato praticamente sprecato.
Partiamo ad analizzare i nuovi personaggi introdotti in questo gioco, si incomincia con Radish Rashid il nuovo personaggio arabeggiante tanto criticato per lo stereotipo e lo scouter ma in realtà...


No non mi ha detto niente anche se da utilizzare è forte ed i suoi mulinelli e tornado sono fighi da vedere, risulta molto scenografico ma anche la sua storia è alquanto scialba e non mi ha colpito in nessun modo.


Discorso analogo per F.A.N.G. che concettualmente va a sostituire Sagat come quarto generale di Shadaloo, cosa per me intollerabile visto che amavo Sagat ed era fortissimo da usare mentre F.A.N.G. è molto simile a Gen e per quanto sia utile la sua abilità di avvelenare l'avversario lo trovo un vile parassita.


Invece nonostante l'aspetto orribile con quei cazzo di dread e l'armatura atzeca Necalli è forte e per questo si è meritato di stare sulla console insieme a Ryu.
Alcune mosse ricordano lo shoryuken e la sua mossa finale è davvero figa mentre la storia del dio atzeco che mangia le anime dei guerrieri forti è un po come la storia di Urien in Street Fighter 3 e non ha molto senso nel contesto della saga.


Finiamo con Laura che inizialmente non mi convinceva per niente, l'avevo bollata come personaggio fintozozzo per attirare i giappomaniaci, ma invece è la sorella maggiore di Sean ed usa un paio delle sue mosse rivisitate.
Inoltre è bellissima da usare e per nulla volgare attestandosi a personaggio sexy della saga con stile, e tra i nuovi personaggi è quello che mi è piaciuto maggiormente.


Ho notato inoltre che Mika ha nuovamente il suo schiaffo sul sedere e la sua entrata così come la mossa di culo combinata è alquanto lasciva, ma come personaggio femminile è troppo esagerato e non mi ha mai colpito mentre Laura fa centro al primo colpo.


Un piccolo appunto su Dhalsim con la barba grigia che secondo me proprio non si può guardare mentre non vedo l'ora di sbloccare Ryu con la barba incolta a torso nudo che fa tanto Chuck Norris.


Se siete arrivati a leggere sino in fondo sappiate che il vero difetto che mi ha fatto storcere il naso è l'obbligo di essere online per fare punti, e che non si possano farmare con il versus, perché durante i survival se cade la linea e cade perché i server fanno cagare al momento si viene sparati fuori e si perdono tutti i punti e progressi fatti.


Quindi se amate Street Fighter adorerete questo nuovo capitolo dalla giocabilità incredibile che presenta finezze che Tekken si sogna, mentre se amate il 2D ma volete la frenesia forse Guity Gear Xrd è una scelta migliore, però non lamentatevi per le mancanze ed i DLC perché Street Fighter è sempre stato un titolo in evoluzione versione dopo versione un passo alla volta e pretendere che sia "completo" alla prima uscita è pura follia.
Mi ci sto divertendo molto ma per essere sincero lo consiglio solo ai veri fan del brand ed ai fanatici dei picchiaduro 2D che troveranno un gioco strepitoso ad attenderli mentre gli altri sono avvertiti perciò non riempite il web di lamentele perché non comprendete lo spirito di Street Fighter.

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