Dragon Ball Rebirth of F il manga


Ci sono cose che non devono essere mai toccate perché i sogni racchiusi dentro di noi ci spingono a volere cose che il buon senso cerca di evitare ma immancabilmente succede che quella vocina viene ignorata ed ecco che il nuovo film di Dragon Ball diventa realtà ed il ridicolo Super Saiyan God del primo film viene superato in trashaggine in men che non si dica.
Ma oggi voglio parlare del manga scaturito da questo lungometraggio e del suo autore, quindi chiudete a chiave i bei ricordi che avete di Dragon Ball e spingetevi nell'abisso.


Il film l'ho visto da poco ma devo ancora riprendermi dallo shock e cercando info in rete ho scoperto l'esistenza di questo manga creato per spianare la strada al film nelle sale e sono rimasto basito, oltre ad essere una versione condensata del film in tre capitoli e questo vi fa capire la profonda trama dell'oepra, l'autore è Toyotarou un tempo noto come Toyble e creatore di Dragon Ball AF ( April Fish ) che alla fine è diventato un vero mangaka scimmiottando il suo mito.


Il fatto di poter lavorare con Toriyama e copiarne spudoratamente lo stile rende quest'opera pregna di significato e si se avete letto le pagine precedenti Krilin fa il pulotto della stradale e Piccolo il babysitter a tempo perso mentre Freezer viene resuscitato non proprio bene.


Intanto Goku e Vegeta si picchiano con Whis sul suo pianeta e le incongruenze storiche e narrative fioccano ma non c'è tempo per pensare, questo manga è quasi finito e non è successo nulla.
Il fatto che Toyotarou sia invischiato anche in Dragon Ball Chou o Dragon Ball Super come lo si voglia chiamare non fa presagire nulla di buono anche se il tratto e la tipologia di storie richiama davvero molto il classico Dragon Ball Z.


Per i vecchi fan c'è anche la royale rumble con tutti i vecchi eroi che virtualmente sarebbero inutili visto che i livelli di potenza sarebbero spropositatamente svantaggiati ma chiudiamo un occhio e per un po di pagine si gustano le mazzate vecchio stile.


Toyotarou fa rientrare addirittura in lizza il maestro Muten e poi c'è Jaco che a differenza dell'anime ha poco spazio ma forse è anche troppo.
Devo però ammettere che se non fosse incredibilmente trash dopo oltre dieci anni vedere una cosa simile sarei entusiasta e l'opera cerca naturalmente di fare leva sull'effetto nostalgia per attirare i fan con uno shonen che in realtà propone contenuti molto al di sotto della concorrenza moderna.


Il finale è lasciato aperto perché all'epoca del manga non si aveva notizie ufficiali sul Super Saiyan God Super Saiyan, abbreviato nella nazi sigla SSGSS, e la forma dorata di Freezer si vedeva appena in qualche immagine così da invogliare il lettore a vedere il film per sapere come Freezer finisce sconfitto come un pirla.
Insomma non è il massimo ma se pubblicassero in Italia questo manga non dubito che andrebbe a ruba subito perché lo zoccolo duro ci crede sempre, come succede con Saint Seiya, ed alla fine basta poco per accontentarci.
Questo non vuol dire che basta ripescare tutti i classici degli anni 80-90 e spararci sopra delle nuove serie, come il mediocre Ken Le origini del Mito e quella cagata pazzesca di Angel Heart, però ho letto con maggior piacere questa cavolata che tanti altri manga che si spacciano per rivoluzionari e vengono osannati dai bimbiminkia dell'internet.

Commenti