Purtroppo i duri colpi per i fan di Saint Seiya non accennano a diminuire, dopo il deludente gioco per PS3 ecco un nuovo manga alquanto mediocre, si tratta infati del nuovo progetto chiamato Santia Sho che vede per l'appunto una ragazza di nome Sho a fare da saint al femminile.
Già nel capitolo zero si era intravisto qualcosa di poco credibile ma questo primo numero è semplicemente agghiacciante.
A parte i sogni tentacoluti della protagonista che fanno tanto fumetto zozzo anni 90 il fulcro della storia mi pare alquanto zoppicante e mal congegnato.
Devo dire però che i disegni di Chimaki Kuori non mi dispiacciono e Milo sembra davvero figo nella sua armatura d'oro dal design classico, peccato che era tutto un sogno.
Infatti era tutto un sogno di Shoko, una tipica ragazza giapponese esperta di karate, che è da tanto tempo che non vede sua sorella e vive con il padre furioso che probabilmente è Ranma da grande visto che ha più o meno lo stesso ritmo di vita dei Saotome.
Dopo il tipo risveglio a colpi di karate finalmente si fa colazione e si va a scuola, una svcuola gestita dalle suore dove ci va anche Saori Kido alias la dea Athenae ricordiamo che questa storia si svolge dopo le dodici case.
Quando Shoko viene a sapere da una sua amica pettegola che Saori Kido è arrivata nella sua scuola cerca subito di incontrarla, infatti è a causa della sua fondazione umanitaria che sua sorella è scomparsa.
Ricordate quella cosa di mandare gli orfani a morire in cerca un leggendarie armature? bene, la fondazione non lo faceva solo con i figli del vecchietto ma anche con gente predestinata ad avere armature improbabili.
A sbarrarle la strada però trova la poco simpatica miss Mii che con la sola imposizione della forza la scaraventa a dieci metri di distanza ma poi una suora rompiscatole si intromette e niente sangue.
Giusto il tempo di andare a pranzare fuori insultando tutti che ecco apparire una misteriosa ragazza, disegnata come una trentenne arrapata, che usa i suoi poteri tentecolosi su Shoko e le parla di una mela e cose strane molto saffiche.
Ma questo momento di terrore svanisce quando Shoko viene salvata dalla sorella scomparsa che è diventata una santia di Athena e guarda caso passava di li proprio oggi e non ha mai potuto farle visita in tutti questi anni perché c'aveva da fare.
Diciamo che come plot è alquanto banale e poco coerente con la serie base visto che non c'era tutta questa pausa tra le due serie e queste santia, che non sono come Castalia e Tisifone visto che vanno in giro senza maschera e sono addette a proteggere Athena come guardie del corpo, sono del tutto fuori luogo.
Aspetterò ancora qualche capitolo, almeno il seocndo giusto per capire come mai Shoko riceverà l'armatura ed a mio giudizio direi che la sorella fa una brutta fine, e certamente ne parlerò ancora.
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