Tutti avevano paura di quello che avrebbe fatto la Disney dopo aver acquistato i diritti di Star Wars, invece bisognava temere cosa avrebbe fatto George Lucas per fare altri soldi.
Ecco dunque che la cosa più pacchiana ed improponibile sul mondo di Star Wars diventa un fumetto il cui primo numero è appena uscito in america.
Ecco dunque che la cosa più pacchiana ed improponibile sul mondo di Star Wars diventa un fumetto il cui primo numero è appena uscito in america.
Lucas ha tirato fuori dal cassetto, probabilmente lo stesso dove i discendenti di Tolkien trovano nuovi libri, una versione director's cut chiamata The Star Wars con nomi leggermente diversi ed un design alternativo giusto perché è così che Lucas aveva ideato i personaggi = così non possono fargli causa direttamente.
Assistiamo così all'esordio di Annikin Starkiller in un mondo alternativo che è così trash da fare il giro e sicuramente qualche fan sfegatato ne sarà entusiasta.
I disegni di Mike Mayhew sono molto curati ma non riesco proprio a mandare giù il design, guardiamo quindi in dettaglio i personaggi...
I disegni di Mike Mayhew sono molto curati ma non riesco proprio a mandare giù il design, guardiamo quindi in dettaglio i personaggi...
Insomma per quanto sia un fumetto realizzato bene, al pari della nuova serie regolare dedicata al mondo originale e per certi versi anche superiore, proprio non riesco a mandare giù la storia ed il concetto che sia una produzione parallela con lo scopo di spillare soldi ai fan.
Come per le edizioni rimastererizzate dei film classici non sopporto le modifiche per renderli commerciali, come Han Solo che spara per secondo o il cambio dello spettro di Darth Fener, capisco gli spin off e le storie nel universo espanso ma questo è un abominio.
La storia presenta alcune citazioni e nomi riadattati, per non essere denunciati, e nel fumetto appaiono anche un possibile Jabba e quello che direi essere un Han Solo biondo ma in questo primo numero ci si concentra sulla famiglia Starkiller ed il loro appoggio alla ribellione del generale Skywalker, che prende il posto di Obi Wan ed altre figure, ma bisognerà aspettare il secondo numero per entrare nel vivo della storia.
Il fatto che il titolo del prossimo numero sia the empire strikes è un po triste e per quanto mi piacciano le citazioni se questo prodotto non avesse il nome di Lucas nei credits si tratterebbe solamente di un plagio mal riuscito.
Se Lucas vuole tornare a scrivere storie di fantascienza epica ben venga ma lasci stare Star Wars, i cavalieri Jedi e tutto il resto, e si concentri a creare un nuovo mondo invece di sfruttare come un parassita quello vecchio che ha venduto per il vile denaro.
Chiudiamo con qualche tavola dedicata al design dei veicoli e delle ambientazioni, presenti a fine volume, che aggiungono spessore ma non migliorano la situazione.
La stardestroyer è bella e ricorda i Jedi starfighter della nuova trilogia ed il design dei veicoli forse è la cosa che meno mi disturba ma tutta questa operazione è sbagliata, un male oscuro che divora ciò che di buono c'è in Star Wars, e non dovrebbe esistere in quanto remake deviato e non spin off della continuity.
Trovo che Lucas abbia sbagliato a dare vita a questa cosa ma per dovere di cronaca, e perché lo trovo incredibilmente trash, continuerò a leggerlo e postare le mie impressioni sperando che non arrivi mai da noi anche se dopo il Batman di Stan Lee so che non c'è limite a quello che si può pubblicare se c'è un grosso nome dietro.
Come per le edizioni rimastererizzate dei film classici non sopporto le modifiche per renderli commerciali, come Han Solo che spara per secondo o il cambio dello spettro di Darth Fener, capisco gli spin off e le storie nel universo espanso ma questo è un abominio.
La storia presenta alcune citazioni e nomi riadattati, per non essere denunciati, e nel fumetto appaiono anche un possibile Jabba e quello che direi essere un Han Solo biondo ma in questo primo numero ci si concentra sulla famiglia Starkiller ed il loro appoggio alla ribellione del generale Skywalker, che prende il posto di Obi Wan ed altre figure, ma bisognerà aspettare il secondo numero per entrare nel vivo della storia.
Il fatto che il titolo del prossimo numero sia the empire strikes è un po triste e per quanto mi piacciano le citazioni se questo prodotto non avesse il nome di Lucas nei credits si tratterebbe solamente di un plagio mal riuscito.
Se Lucas vuole tornare a scrivere storie di fantascienza epica ben venga ma lasci stare Star Wars, i cavalieri Jedi e tutto il resto, e si concentri a creare un nuovo mondo invece di sfruttare come un parassita quello vecchio che ha venduto per il vile denaro.
Chiudiamo con qualche tavola dedicata al design dei veicoli e delle ambientazioni, presenti a fine volume, che aggiungono spessore ma non migliorano la situazione.
La stardestroyer è bella e ricorda i Jedi starfighter della nuova trilogia ed il design dei veicoli forse è la cosa che meno mi disturba ma tutta questa operazione è sbagliata, un male oscuro che divora ciò che di buono c'è in Star Wars, e non dovrebbe esistere in quanto remake deviato e non spin off della continuity.
Trovo che Lucas abbia sbagliato a dare vita a questa cosa ma per dovere di cronaca, e perché lo trovo incredibilmente trash, continuerò a leggerlo e postare le mie impressioni sperando che non arrivi mai da noi anche se dopo il Batman di Stan Lee so che non c'è limite a quello che si può pubblicare se c'è un grosso nome dietro.
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