Puppeteer poesia videoludica


Spesso i giochi moderni puntano tutto sulla grafica e sul multiplayer online ma qualche volta programmatori coraggiosi prendono una strada diversa cercando di emozionare il giocatore con concetti visivi e non con la semplice qualità grafica.
È questo il caso di Puppeteer il nuovo gioco sviluppato da Japan Studio in esclusiva per Playstation 3 uscito recentemente purtroppo molto in sordina.


Questo titolo incanta il giocatore con un design fiabesco, realizzato a metà strada tra un teatrino di marionette ed un libro pop up, ed appena entrati in possesso di Soul Calibur Calibrus l'azione decolla.


Grazie alle forbici magiche è possibile volare, continuando a tagliare la stoffa o i nemici, ed affrontare i terribili generali che fanno da boss giganti lungo il nostro cammino che tra l'altro non è neanche tanto breve.
Nonostante il tono fiabesco i boss sono spettacolari ed alcune sequenze risultano difficili ma la giocabilità è altissima ed anche i neofiti riusciranno ad avanzare stregati dalla poesia di questo titolo.


È possibile giocare a Puppeteer utilizzando il Move ma francamente preferisco il pad classico visto che si tratta di un platform 2D in cui la precisione conta parecchio.
Con la leva destra si comanda Ying Yang, il gatto della principessa della Luna che non è Sailor Moon, con il quale si può interagire con il fondale e prendere i bonus distanti.
Infatti il gioco oltre che sulle forbici magiche si basa molto sui poteri delle varie teste che Kutaro può indossare e che se usate al momento giusto danno accesso a livelli segreti.


Tecnicamente il gioco non è eccezionale ma grazie a delle scelte sagge risulta sempre interessante,  le musiche sono belle ed il doppiaggio italiano ben riuscito, la longevità non è altissima ma è possibile riaffrontare i livelli per completarli al meglio e si può giocare in doppio.
Era dai tempi di Little Big Planet che non trovavo un gioco tanto interessante e poetico.


Il Re Orso nella sua stupida cattiveria mi ricorda Boss Hogg e la tigre fifona lo sceriffo Rosco, la strega non mi piace come personaggio mentre il gatto è fantastico, poi il resto sembra un miscuglio tra i film di Miyazaki e Sailor Moon versione Muppet e la cosa non mi dispiace affatto.
L'ambientazione è valida e sicuramente Puppeteer è uno dei giochi più poetici dell'anno, vanta un level design incredibilmente vario ed una caratterizzazione minuziosa dei personaggi, anche se il titolo di miglior platform mi sa che se lo aggiudicherà Rayman Legends e presto ne parlerò.


Insomma se vi piacciono i giochi divertenti che stuzzicano la fantasia Puppeteer fa certamente per voi ed è un ottimo gioco, lo dimostra il fatto che per giocarci ho lasciato in disparte GTA V, quindi visto il prezzo quasi economico provatelo senza esitare.

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