Una notte da leoni 3 Chow spacca!


Sebbene non capisca bene come abbiano fatto a tradurre hangover, ovvero sbornia, in Una notte da leoni il primo film mi era piaciuto molto, il secondo un po meno vista la rindondanza delle situazioni, quindi questo terzo ed ultimo capitolo sono andato a vederlo con poche aspettative.
Invece merita parecchio soprattutto per il ruolo incredibile che riveste Chow ed alcune differenze nel plot che lo rendono più simile ad un road movie che non ai primi due capitoli, cosa che ho molto apprezzato.


Innanzitutto la trama abbandona il cliché del "post festino" per creare una storia che riesce addirittura a collegarsi ai precedenti capitoli chiudendo un vero s proprio ciclo narrativo, in secondo luogo vengono ripresentati personaggi dei primi film come il Doug nero e presentato il suo capo Marshall, interpretato da un magistrale John Goodman, ma soprattutto ad inizio film assistiamo alla fuga roccambolesca di Chow, interpretato da un fantastico Ken Jeong, da una prigone di Bankok e proprio lui sarà il perno del film.


Infatti il Doug nero che aveva venduto la roba nel primo film lavora per Marshall che sta cercando cercando Ciao perché durante uno dei suoi deliri ha rubato un furgone carico d'oro, a sua volta rubato ad uno sceicco, e li rivuole indietro.
Quindi rapisce Doug e costringe gli altri tre a dare la caccia a Ciao per recuperare il suo oro.
Questo naturalmente porterà il quartetto a compiere roccamboleschi inseguimenti e vivere situazioni al limite dell'assurdo.
Una delle mie preferite è la rapina alla villa che fa davvero ridere perché è ben congeniata e surreale allo stesso tempo.



Devo dire che l'interpretazione da mafioso di John Goodman mi è piaciuta parecchio e tutto il cast recita bene ed il ritmo del film è molto sostenuto, sono poche le scene lente ed il tutto è condito da tanto humor come nei precedenti film.


Un altro momento toccante è il corteggiamento di Alan alla cassiera del pawnshop con il gesto erotico del leccalecca e l'approccio più assurdo di sempre in cui calandosi dice: "l'ho visto fare in un porno".



Insomma nonostante le scarse aspettative che avevo mi sono ricreduto e divertito parecchio, Chow è completamente pazzo o invisibile come dice lui ed il finale a sorpresa regala emozioni, infine prima di abbandonare la sala sappiate che dopo i titoli di coda c'è la super scena finale totale.


Che comunque spero non sia il preludio ad un quarto film per capire cosa è successo, e comunque povera giraffa l'inizio del film è traumatizzante.

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