La recensione di The Last of US


Purtroppo mi ci è voluto più del previsto ma finalmente ecco la recensione di uno dei giochi più attesi dell'anno, e stranamente un gioco abbastanza furbo da uscire prima della ressa natalizia così da avere grande risalto e far giocare tanta gente durante l'estate, sto parlando naturalmente di The Last of US l'ultima fatica dei ragazzi di Naughty Dog.
Visto che loro prima hanno creato Crash Bandicoot per poi evolversi in Jak & Daxter ed infine creare Uncharted le aspettative per il nuovo salto di brand erano molto alte e sono quasi tutte state mantenute.


Dico quasi tutte perché forse il maggior difetto di questo titolo è la mancanza di originalità perché il fatto che abbia un ambientazione catastrofica, e sebbene non siano zombie i nemici hanno un concetto molto simile, lo rende davvero troppo simile ad altri titoli usciti recentemente come l'ottimo Metro Last Light e non creano un background innovativo.


Infatti l'ambientazione a detta degli sviluppatori è ispirata a Resident Evil 4 e io potrei dire che hanno attinto anche da The Walking Dead e 28 giorni dopo per non parlare di tanti altri film o libri sul genere.
Però alla fine la cura nel dettaglio dei ragazzi di Naugthy Dog ripaga, il mondo visitato da Joel e Tess all'inizio è realistico e toccante, dopo 20 anni dall'epidemia la razza umana vive autorinchiusa in quel che resta delle città governate con legge marziale dai militari.
Joel, dopo aver perso tutto compresa sua figlia, vive facendo il contrabbandiere insieme a Tess e durante un regolamento di conti con un trafficante che li ha fregati finiscono per fare da scorta a Ellie.


Questo però non è che l'inizio di un viaggio e la trama decolla solo dopo un pò con il rapporto padre figlia che si instaura tra Joel e Ellie che potrebbe essere la salvezza per la razza umana contro l'epidemia.
Questo mi ha lasciato un pò basito inquanto era da tempo che si parlava di questo rapporto ma non era stato specificato che non erano veramente parenti, la scena iniziale è drammatica e potente così da far capire il dolore di un padre che perde la figlia e la follia della devastazione di questa piaga, e per Joel proteggere Ellie diventerà un modo per redimersi.


Il tutto è molto umano e per nulla forzato anzi il rapporto tra i personaggi è il punto focale della trama, che a dire la verità sa di già visto ed è alquanto scontata, infatti il character design è ottimo ed i personaggi sono come attori che interpretano un ottimo film.


Anzi sono davvero attori perché per il motion capture del gioco sono stati usati Troy Baker, per Joel, che nel mondo dei videogiochi ha già prestato la voce per Adamaska in Metal Gear Solid 3 mentre Ashley Johnson, interpreta Ellie, famosa per essere stata Chrissy in Genitori in blue jeans nelle ultime stagioni e tanti altri film.


Infatti un altro piccolo difetto è che Ellie ha una voce troppo matura per i suoi 14 anni ma l'interpretazione è buona sia in inglese che in italiano ed è un buon doppiaggio senza contare che il sonoro è strutturato in modo da avvertire i pericoli a seconda dei rumori fatti dai nemici e c'è la possibilità di distrarli usando oggetti per attirare la loro attenzione.


Una cosa che mi è piaciuta è che per potenziare Joel bisogna trovare integratori sparsi per i ruderi, e quindi è più umano come personaggio e dopo ore di gioco non si ha un super soldato pompato anzi bisogna decidere come spendere i punti in modo molto saggio.
Un altra è il potenziamento dell'inventario che richiede oltre agli attrezzi della "moneta" sotto forma di rottami di ferro sempre da trovare in giro quindi l'esplorazione è una parte fondamentale del gioco ed il level design è molto più ricercato di quello che potrebbe apparire.


 Per quanto riguarda il resto del comparto tecnico la grafica è ottima anche se ogni tanto ho notato delle sbavature nelle texture e qualche ritardo nel rendering ma considerata l'enorme profondità di campo trovo che siano difetti dovuti visto che avrebbero potuto fare ambienti più ristretti ma meno suggestivi perdendo però così molto del fascino che ha il gioco.
Inoltre gli effetti di luce delle torce e degli oggetti particellari nell'aria come la polvere e le spore è incredibile ed anche la trasparenza dell'acqua è fenomenale.


Senza contare che Joel porta realmente gli oggetti dell'inventario nello zaino e deve posarlo a terra per prendere le bende o consultare una cartina, trovo che sia un tocco di classe, ma soprattutto trovo che questo gioco sia molto survival in quanto gestire bene l'inventario e dosare le scarse munizioni e gli oggetti corpo a corpo, che hanno una resistenza molto limitata, sia essenziale.
In The Last of US la morte è sempre dietro l'angolo ed andare avanti sparando non serve a niente.


Bisogna cercare strade alternative nell'ottimo level design ed attirare i nemici in trappola o distrarli per avere la meglio su folti gruppi, inoltre i soldati umani armati e corazzati sono nemici davvero ostici e pericolosi.
Il gioco non vanta una durata elevatissima ma è compensato da frequenti cambi di zone ed ambientazioni, 29 capitoli suddivisi in nove ambienti diversi collegati come un film on the road, che lo rendono molto vario ed appagante ed in definitiva dura molto di più di altri titoli del genere considerando il fatto che bisognerebbe giocarlo almeno tre volte alla massima difficoltà.


Un ultima cosa che non ho gradito sono infatti stati i trofei, solamente 24 per un gioco completo, e quasi tutti incentrati sulla raccolta completa dei collezionabili e finire il gioco in tutte le otto difficoltà, quindi almeno sotto questo punto di vista i Naughty Dog hanno toppato.
Per il resto The Last of US è uno dei Game of the Year del 2013 ed indubbiamente un gioco dal carattere forte, anche se non innovativo, ben curato tecnicamente e molto giocabile ed appagante.
Lo consiglio a tutti i fan dei survival e degli horror ed ai livelli di difficoltà più altri sarà una dura sfida anche per gli hardcore gamers più accaniti, davvero un gran gioco.

Commenti

  1. Che dire? Ottima recensione come sempre! Me la sono letta tutta per bene e devo dire che mi hai invogliato a comprarlo e giocarlo per lungo tempo se è come dici tu!
    Davvero! Come sempre belle parole!
    Il gioco mi ha incuriosito fin dal primo momento, quindi mi ha sempre incuriosito al massimo.
    Grande ancora! e continua così che mi piacciono un sacco le tue recensione e spesso devo dire trovo parole o frasi che mi colpiscono parecchio.

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