I giochi del Move: Time Crisis Razing Storm e Child of Eden


Anche se non è propriamente un gioco per il Move visto che è possibile giocarlo tranquillamente con il pad non dovrebbe far parte di questa serie di post, ma ormai l'ho usato così tante volte come metro di paragone che è doveroso parlarne.


Questo disco contiene oltre al nuovo Time Crisis, che si intitola appunto Rising Storm, la versione arcade di Time Crisis 4 e Deadstorm Pirates che è sempre un gioco Namco anche se non fa parte della serie visto che infatti parla di pirati.


Razing Storm per quanto datato, sia come concept che per la sua realizzazione old gen, risulta piacevole per gli amanti del genere e l'ambientazione più futuristica non mi dispiace affatto.
Inoltre anche l'HUD di gioco è stato rivisto e nella modalità avventura è possibile muoversi tipo FPS con il controller di navigazione mentre la modalità arcade è uguale a quella da sala giochi.


Torniamo all'argomento principale, il Move, che se ben calibrato funziona egregiamente anche se consiglio l'utilizzo dell'accessorio di tiro o della pistola per impugnarlo meglio e francamente perché fa molto più figo.
In definitiva il Move sostituisce la vecchia G-com in tutte le sue funzioni e risulta giocabile.


Essendo giochi arcade la longevità è praticamente nulla e si può finire un gioco in un oretta, quindi in un pomeriggio si finiscono tutti e tre senza fatica.
Ma Deadstorm Pirates è forse quello che tra i tre mi ha maggiormente sorpreso, non ci avevo mai giocato in sala giochi e non so neanche se è uscito in italia ma devo dire che presenta delle scelte interessanti.


Innanzitutto il gioco prevede alcune sequenze in cui bisogna guidare la nave muovendo il timone o affrontare mostri marini ed in sostanza il cambio di ambientazione l'ho trovato molto soddisfacente ed i nuovi nemici ed il design molto azzeccati.
Ricorda per certi versi House of the Dead ed alcuni nemici sono vulnerabili solo in certi punti mentre i boss giganti richiedono l'uso di strategie particolari e fasi di indebolimento per essere sopraffatti.


Certamente a vederli sembrano le copie giapponesi di Pirati dei caraibi ma in fondo che male c'è a sfruttare un idea di successo per farci un gioco non ufficiale? Nessuna!


Questa è la risposta che darebbe il game design di questo gioco anche se in realtà non la condivido pienamente, sfruttare un idea senza coglierne l'anima è solo plagio e Deadstorm Pirates ha giusto il minimo indispensabile per essere decente.


Purtroppo se l'ambientazione plagiata è comunque discreta i personaggi principali sono qualcosa di veramente anonimo ed inutile, con quelle pistole d'oro sono ridicoli e non c'è una spiegazione sensata alla trama che ad un certo punto devia da Pirati dei Caraibi ai Goonies perché si vede che li davano di seguito quella sera in cui il designer era in cerca d'ispirazione.


In pratica si hanno tre giochi al prezzo di mezzo, quando era uscito costava già meno di un gioco classico ed adesso lo si trova a pochissimo, quindi solo per questo un amante dei coin op è praticamente obbligato a prenderlo ma Time Crisis 4 risulta davvero il peggiore della collection.


Anche qui i due protagonisti sfigati non scherzano e fanno di tutto per rendere la trama meno epica possibile ed ogni scena d'intermezzo risulta davvero pacchiana e stereotipata.
Anche le situazioni ed i nemici sono ormai cose già viste in tutta la serie e non stupiscono per niente soprattutto grazie alla pessima regia.


Diciamo chiaramente che Time Crisis 4 non era un gran che all'epoca e la sua versione solo arcade non è un gran che neanche adesso ma sempre meglio che un calcio in culo e quindi avere tre giochi è sempre meglio di due anche se è l'anello debole della collection e quasi quasi avrei preferito un bel Time Crisis 3 HD invece che questo titolo.


Tecnicamente i giochi sono buoni anche se potevano fare meglio ma essendo conversioni arcade è passabile.
Per quanto brevi mi hanno divertito parecchio e li considero dei giochi validi per usare il Move che effettivamente migliora la gicabilità in confronto al pad.


Child of Eden invece è il seguito spirituale di Rez ed oltre allo stile psicadelico ed allucinato è giocabile con il Move, e su X-Box 360 con il Kinect, per avere una immedesimazione migliore.
Purtroppo devo dire che mi trovo meglio a giocarlo con il pad classico perché dopo due livelli si ha il braccio a pezzi e purtroppo a volte il Move non risponde bene ai comandi.
La trama è pressoché inesistente e sebbene ci sia un filo conduttore è troppo debole per definirla storia e questa è un altra cosa che mi ha deluso.


Il gioco in se è uno sparatutto ma come per Rez uno dei punti fondamentali sono la grafica stilizzata e la musica che fa da sottofondo al gioco, purtroppo per quanto mi piaccia questo gioco devo ammettere che è così di nicchia da essere praticamente sconosciuto ed a dirla tutta anche tra gli estimatori non è stato apprezzato tantissimo.


Ci si aspettava di più dopo anni di attesa invece Child of Eden è troppo simile a Rez per essere un innovazione e non presenta idee interessanti per essere considerato un evoluzione, è un altro gioco con lo stesso sistema e per chi vuole un gioco con cui sfruttare il Move è sconsigliatissimo.


L'utente medio si metterebbe a sbadiliare dopo il primo livello, un casual gamer non prederebbe in considerazione l'idea di fare il secondo, ed in molti dopo averlo provato potrebbero avere attacchi epilettici.
Purtroppo Child of Eden è l'ennesimo gioco che fallisce nel cercare di portare al giocatore qualcosa di nuovo e nonostante le buone premesse si limita ad essere al di sotto di tutti gli standard odierni.

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