Assassin Creed 3 la vera storia della guerra d'indipendenza in anteprima


Eccoci dunque a provare il terzo ed ultimo iutolo, anche se è tipo il decimo gioco con la scritta Assassin Creed, che chiude le avventure di Desmond.
Sicuramente questo è uno di quei giochi evento che potenzialmente resterà negli annali dei videogiochi sia per lo sbalorditivo numero di pre-order che per la grande attesa dei fan.

Una delle cose più interessanti è la voglia di rinnovare il brand cambiando personaggio principale, l'antenato ed ambientazione, adesso dalla nostra amata Italia si passa all'America coloniale.
Tra le tante novità del gameplay c'è un combat system dinamico che non solo è più fluido ma con la pressione del cerchio e poi del quadrato o X permette di colpire il nemico in counter o disarmarlo al volo, i personaggi di contorno non sono solo zombi inamidati ma adesso è possibile fare conversazione con diversi personaggi comuni per immedesimarsi maggiormente nel contesto ed approfondire la trama,la armi da fuoco sono funzionali anche se troppo limitate dalla ricarica lenta e penso che l'arco sarà molto più efficace.
L'inferfaccia visiva e dei tasti è stata completamente rivista ma dopo un veloce tutorial si torna in pista pronti come prima perchè le scelte del game design sono state valide e tutto risulta semplice e maneggevole.

Ma quello che di solito vuole sapere la gente è... graficamente è più bello?
La risposta è si, ma questo non c'entra niente con la vellezza del gioco che risiede nel suo gameplay sfaccettato e nell'interazione con l'ambiente.
Diciamo che il motore grafico è pressochè lo stesso ma le animazioni sono molto più fluide ed i modelli poligonali più complessi e dettagliati, l'effetto acqua è notevolmente migliorato e fotorealistico, i personaggi soffrono minori ancora di ragdoll e ci sono delle piccole incertezze grafiche ma tutto sommato considerando il livello generale dell'ambientazione tutto è sopra la media.

Quello che mi ha colpito maggiormente è stato il grande lavoro di design per creare Connor, era difficile sostituire Ezio nel cuore dei giocatori ma già sembrava impossibile dimeticare Altair ed invece gli sviluppatori Ubisoft sono riusciti a creare nuovamente un protagonista carismatico in cui inmedesimarsi o almeno è questo che avrei voluto dire ma dopo quasi due ore manco l'ho visto questo Connor.
Inizialmente si usa Desmond, poi si finisce nell'animus e si usa Kenway un antenato inglese che dopo aver ucciso un rivale a teatro per recuperare un medaglione fugge in America alla ricerca del tesoro nascosto dei precursori.
Il pezzo sulla nave è stato molto bello e con un ottima regia, inizialmente ero rimasto deluso dal taglio affrettato con cui era stato liquidato Desmond ma devo ricredermi, la cosa interessante scesi a terra è vedere la colonia inglese e visitarla con gli occhi di questo personaggio che non è il protagonista ma si presenta comunque come un ottimo intro al gioco ed alle sue meccaniche.
Kenway non è carismatico come Altair ma è già esperto come Ezio e per questo gli viene affidata questa missione, una cosa che trovo molto positiva è proprio che non sia un passaggio di testimone affrettato ne simile a quello di Ezio, questo è un nuovo gioco con un nuovo approccio e di per se questo non protagonista così intrigante è spiazzante ma dimostra come il prodotto sia curato.

Penso che tra un pò avrò finalmente Connor ma comunque tutti gli elementi di gioco principali si sono visti, quando l'avrò finito farò una recensione più esauriente insieme a Liberation per comparare i due giochi e vedere se realmente la saga ha raggiunto il suo epilogo.
Trovo i giochi da tavolo una novità interessante ma personalmente filetto da nove e fanarona sono complicati ed inizialmente ho perso molte partite prima di capire il meccanismo, un pò come in Red dead Redemption servono a dare colore al mondo ma non sono essenziali.
Comunque per adesso sono molto soddisfatto di questo gioco che dimostra una cura molto superiore ad AC Brotgerhood e Revelation che erano un pò piatti e troppo votati al multiplayer online.
Sicuramente tra un paio di giorni parlerò meglio di Connor e le meccaniche di gioco legate al suo sangue misto, comunque questo primo è più che sufficente per decretare Assassin Creed 3 come un ottimo seguito, curato, e pronto a cambiare il volto della saga.

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