Zombie! Questa è la parola che hanno riscoperto i game design e gli autori di fumetti per aumentare le vendite.
SEGA ormai veramente a corto di idee ci prova pure lei, inserendo i non morti nel contesto mafioso urbano di Yakuza.
Se già sulla carta sembra una premessa debole, il gioco riesce pure ad essere peggio.
Il passaggio dalle scazzottate alle armi da fuoco avviene come un trauma refilandoci il sistema di puntamento peggiore degli ultimi anni.
Tante, troppe volte, il sistema fallisce e non reagisce prontamente ai comandi sparando a vuoto anche con il lock senza contare che la natura survival è totalmente assente e per procedere la cosa migliore è sparare nel mucchio.
Il sistema del compagno è ancora meno reattivo e serve a poco se non per le HEAT combinate, inoltre questi png secondari sono notevolmente sottotono e poco caratterizzati.
I designer SEGA per creare zombie e mostri vari non sono riusciti a fare meglio che scopiazzare Resident Evil con una decina di anni di ritardo per essere anche solo vagamente interessanti.
Mi sembra di conoscerlo... |
Ormai alla frutta il motore grafico non riesce a reggere la mole di nemici sullo schermo e durante le HEAT, uno dei momenti migliori dei vecchi capitoli, il gioco rischia addiruttura di crashare con vistosi rallentamenti e freeze che penalizzano la giocabilità come mai era successo prima.
L'idea già sfruttata nel quarto capitolo di avere quattro storie diverse incomincia bene con Shun ma poi naufraga in una trama così pacchiana che non riesce ne a mettere paura nei momenti horror ne ad interessare durante le grandi rivelazioni da film di serie B.
L'unica nota positiva è la possibilità di usare Majima che con la sua follia regala al gioco i suoi pochi momenti divertenti.
Nonostante le tante scopiazzature non si avvicina neanche lontanamente ad un Resident Evil.
L'ho finito a forza sperado che sul finale si riprendesse, invece niente, è il capitolo più deludente di tutta la saga.
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