Incomincia la mia discesa nell'inferno dei platform per salire gradualmente una scala che con questo Paw Patrol al lavoro rappresenta il gradino basilare del concetto di videogioco brandizzato, si tratta di un titolo rivolto ai bambini che ha davvero poco da offrire a chi cerca qualcosa di più e per questo ringrazio il PlayStation Plus per avermi permesso di giocarlo gratuitamente.
Infatti questo è proprio uno di quei titoli che anche giocati gratis hanno dei grossi limiti che lo pongono come un videogame davvero troppo basilare per chi non è fan sfegato del cartoon, ecco quindi le mie prime impressioni su PS4.
Insomma pur essendo un gioco del 2018 si vede come non abbiano puntato ad altro che attirare i ragazzini amanti del cartoon con un gameplay minimalista ed a volte fastidioso e perciò un titolo come Sonic Frontiers risulta decisamente più godibile nonostante gli haters che lo condannano prima ancora di averlo giocato e non sanno quanto ci sia di peggio sul mercato.
In questo Paw Patrol manca ogni volontà di fare qualcosa che possa soddisfare un videogiocatore esperto, non è una scusa quella di voler rimanere fedele al brand visto che i giochi dei LEGO sono decisamente per adulti a confronto, perciò sono propenso a dare fiducia al nuovo platform SEGA che almeno ci prova a fare qualcosa di nuovo anche se i fan storici sembrano non apprezzarlo.
Negli ultimi anni sono stati pochi i platform che mi hanno appagato e molti li avevo completamente evitati, come questo, perciò recuperare certi titoli oggi dimostra soltanto come la qualità media dei prodotti sia scesa drasticamente perciò anche un titolo "mediocre" potrebbe risultare piacevole seppur deludente.
Nei prossimi giorni pubblicherò quindi altri video con i gameplay di giochi che sfruttano nomi famosi con scarsi risultati ma che però non hanno fatto infuriare i fan(atici) come Sonic Frontiers che però sta migliorando da quanto visto negli ultimi video mentre questi giochi sono stati lasciati a se stessi con i loro difetti dopo aver spillato qualche soldo a dei poveri bambini.
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