Il Gundam della domenica - un Gundam PERFETTO!


Sebbene sia stato da poco annunciato il nuovo Gundam PG Unleashed ovvero il rifacimento del mitico RX 78-2 in scala 1/60 con un nuovo molding ed un sacco di dettagli meccanici fichissimi non bisogna disdegnare il capostipite della linea Perfect Grade uscito la bellezza di ventidue anni or sono e che ancora adesso resta un piccolo gioiello.
Sembra che bandai lo faccia a posta a fare uscire delle nuove versioni dei model kit che ho appena preso ma resta il fatto che un vero collezionista ed amante di Gundam deve avere questo gioiello considerato anche che ormai si trova a cifre irrisorie e vanta comunque una qualità eccezionale.




Come si vede in questo video unboxing nonostante si tratti di un kit del 1998 vanta un design splendido e con tocchi di classe che per l'epoca lo rendevano anni luce avanti agli altri esemplari della sua stirpe.




Posso dire infatti di avere un infinità di model kit e dato che IL GUNDAM è tra i miei preferiti ne ho quasi ogni versione sia del base che delle varianti ed è stato un vero piacere aggiungere alla mia collezione questo PG che vanta il design storico della prima serie animata.
Il manuale è davvero old style ma dopo anni di modellismo trovo comunque che sia funzionale e solo certi passaggi hanno richiesto un minimo di traduzione, infine per bellezza dentro la scatola c'è un altra scatola dove finalmente c'è l0immagine del prodotto.



Per quanto siano passati decenni dalla sua realizzazione ancora adesso è molto venduto e si trova facilmente nei migliori negozi di modellismo, tipo a buon prezzo QUI. e vanta concept per l'epoca innovativi come la luce per gli occhi con tanto di meccanismo interno da costruire ed un vano estraibile per la pila.




Per questo gli occhi possono essere lasciati in clear parts, colorati o mascherati con l'adesivo in dotazione.



Il numero di pezzi che compone un PG è tra i più elevati nell'universo dei Gunpla e basta infatti vedere la testa con tutte le sue parti mobili ed il meccanismo interno per capire quanto lavoro ci sia stato dietro.
Dopo l'incertezza iniziale nel costruire il circuito mi sono divertito un sacco a realizzare questa piccola opera d'arte.





Discorso analogo per le componenti della spalla e del braccio che vantano un sistema di parti pre fuse così da avere i pistoni mobili, come nell'inner frame degli RG e di molti MG, e per l'epoca era semplicemente strabiliante anzi lo è ancora adesso dato che parecchi modelli usciti negli anni successivi manco si sognano un dettaglio del genere.


Non solo è possibile rimuovere facilmente le placche esterne per mostrare i dettagli meccanici, che volendo si possono colorare stando attenti a non "bloccare" le parti mobili, ma questo Gundam vanta le prime mani completamente snodate della linea.
Infatti ogni dito è mobile ed anche qui si tratta di un pezzo realizzato fondendo diverse plastiche nello stampo e non un semplice incastro di pezzi.




Anche le gambe vantano una struttura con parti mobili ma in questo caso alcuni dettagli derivano dalla costruzione di pezzi sovrapposti che per l'occasione utilizzano delle silver plate per dare lucentezza ai pistoni.


Come per le braccia anche in questo caso l'armatura che ricopre questa meraviglia è facilmente rimovibile ed inoltre presenta degli appositi snodi per sollevare lo sportello posteriore.


I piedi non sono nulla di speciale ma grazie alla divisione in due parti restano mobili così da aumentare la stabilità del pezzo che in questa scala e con l'inner frame completo risulta anche abbastanza pesante.




Il vero gioiello del modellino è però il torace, si tratta di una costruzione molto stratificata che riesce a dare la sensazione di meccanico che un kit che si vanta del titolo Perfect Grade deve infondere in chi lo sta realizzando.



Infatti sebbene non ricordi di aver mai visto il Gundam venire aperto in quel modo è davvero una figata poter vedere la struttura sottostante con tanto di telaio, cosa che il nuovo Unleashed ha portato all'ennesima potenza, ed anche qui ci sono un sacco di parti mobili che sono un piacere da montare. 



Infine si vanno a realizzare le spalle, che restano staccate dalle giunture e vanno a sovrapporsi al telaio della spalla, che restano parzialmente mobili per facilitare i movimenti e le pose.



Il bacino è davvero stratificato con diverse parti mobili e dettagli meccanici come l'apertura dei portelli gialli frontali, ed è sicuramente un buon modo per dare libertà alle gambe.


La costruzione è quasi finita eppure mancano ancora un bel pò di pezzi da assemblare sugli sprue e con il back pack ne falciamo parecchi visto che anche qui ci sono un sacco di dettagli meccanici ed a differenza di altri kit che poi vanno a coprirli qui è possibile sollevare la parte esterna così da vederli. 



L'ultimo tocco prima di assemblare le varie parti è la costruzione del finto Core Fighter che per quanto sia costituito da pochi pezzi ha un sacco di dettagli meccanici da colorare che possono valorizzarlo, così come con un pò di colore si può rendere davvero spettacolare Amuro con la tuta da pilota.
Tra l'altro essendo in scala 1/60 questa miniatura, come quella per il Core Fighter intero, è decisamente più semplice da maneggiare così da colorarne anche i dettagli.




Le armi sono quelle classiche, anche se lo scudo vanta due maniglie che nelle altre incarnazioni non sono presenti mentre il beam rifle può aprirsi e quindi ho colorato i dettagli interni per farli risaltare.
Le beam saber sono semplici ma funzionali grazie anche al perno ripiegabile che serve per facilitarne la presa sulle mani.



Non è presente il bazooka ma il Core Fighter è un vero gioiellino che può richiudersi ed è composto da diverse parti rendendolo un pezzo appagante da realizzare.
Ci sono diversi adesivi, decal adesive e non ad acqua, con i contrassegni ed i loghi ma ho preferito montare questa meraviglia vintage in modo liscio per renderlo più fedele alla sua controparte animata che non aveva tutti quei simboli.
Vorrei farvi vedere un paio di foto di questo mostro, circa 30 cm di dimensione artistica, ma appunto è  grande quanto il mio light box quindi per fare delle foto decenti con uno sfondo neutro e non il casino della mia stanza dovrò inventarmi qualcosa e magri realizzerò un altro post ma già adesso vi posso dire che è stata un esperienza piacevole e trovo che sia un gran model kit per ogni vero Gunpla builder.

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