Kojima è tornato? Death Stranding è qui!


Un tempo ci fu un esplosione... poi ci fu un esplosione... ed infine venne il giorno in cui potei provare con mano il gioco di Hideo Kojima finalmente libero dai legacci degli sfruttatori di PES e questa è la mia storia.
Non è stato facile credere, soprattutto a certe notizie palesemente false, ma a dire la verità anche tutte le sparate di Kojima sul gioco rivoluzionario mi avevano stufato.
Quindi ho iniziato a dubitare e quasi a sorpresa ecco arrivare realmente nelle mie mani l'otto novembre questo gioco senza quasi che lo volessi.
Non è facile descrivere questo videogame anche se innovativo è la parola che dopo ore di gioco non riesco proprio ad associare a Death Stranding, la regia è ottima e la qualità decisamente superlativa per essere praticamente auto prodotto, guardate il gameplay sottostante per capire e rimane sbalorditi dalla resa tecnica di questo viaggio.




Ebbene gran parte del gioco è realmente così, non tutta ma un buon 70%, perché l'esplorazione e l'interazione con l'ambiente è l'esperienza a cui Kojima anelava ed è pienamente riuscita come si può vedere in questo mio primo viaggio.
Però la critica ed i giocatori sono già divisi, basi pensare che in molti si lamentavano delle lente passeggiate con i cavalli di Red Dead Redemption 2 quindi le escursioni a piedi di Sam li hanno
devastati.
Per fortuna i comandi sono molto più intuitivi di quelli di MGS e sia l'interfaccia che la bussola sono estremamente funzionali per andare dal punto A al punto B.


Infatti lo scopo dle gioco è sostanzialmente fare il corriere mentre tra flashback, sequenze oniriche e dialoghi spiegoni alla Metal Gear Solid 4 Kojima ci illustra il pittoresco mondo che ha creato e nel quale ci siamo subito ritrovati circondati senza troppe spiegazioni.
Non è un male anzi personalmente questo genere di narrazione, con la qualità che questo gioco ha saputo dimostrare, mi piace ed invoglia a giocarci ancora per sapere ma sostanzialmente la salvezza dell'umanità è affidata ad un pony express e molte delle nostre ore di gioco le passeremo in viaggio.


Fare il corriere viaggiatore è comunque affascinante soprattutto per le tematiche affrontate come portare all'inceneritore il corpo della propria madre appena deceduta, trovo però le sequenze con il BB un po raccapriccianti e molto più gore di tanti giochi iper violenti come Mortal Kombat.
Considerando il dipanarsi degli eventi sono appena all'inizio ed infatti queste sono solo le mie prime impressioni ma comunque sono molto favorevoli anche se si capisce subito che questo non è un titolo per tutti e forse è proprio per questo che mi piace.
Trovo che molti elementi richiamino MGS V e concettualmente Shadow of the Colossus, con la deriva socioculturale delle città fortezza e degli spazzini di Land of the Dead di Romero, perciò non lo trovo innovativo anzi ci vedo tanti richiami e citazioni da riempirci un libro ma l'importante è che mi abbia dato buone sensazioni e la voglia di giocarci ancora.

Commenti