Non sempre un gran gioco si giudica da un filmato o dalla descrizione, spesso le perle sono appunto nascoste nel fango, per questo Songbird Symphony è poco conosciuto ma molto amato.
Sostanzialmente si tratta di un platform 2D dalle meccaniche da rhythming game che lo rendono semplice e divertente.
Con un feeling puntato principalmente ai vecchi giocatori come me che hanno amato New Zeland Story e Patapon questo titolo sviluppato dai Joysteak Studios ha saputo ritagliarsi una piccola fetta di pubblico sin da subito e quindi guardiamo i primi passi di Birb in questa avventura musicale.
Sebbene l'inizio sia piuttosto semplice, anche se un po mi sono perso senza una mappa, Songbird Symphony è un gioco accattivante e realizzato con il cuore che omaggia i titoli del passato e ne trae ispirazione creando però qualcosa di nuovo.
Sono tanti ormai i videogiochi, e gli sviluppatori, che provano a fare leva sulla nostalgia spacciando titoli fatti al risparmio per retro game senza nessuna direzione artistica.
Qui si tratta di un gioco vecchio stile ma con concetti moderni, save point ed un backtracking intrigante con piccole quest e minigiochi, ed una grafica 2D in pixel art degna di nota che all'epoca dei 16 bit mi avrebbe fatto bagnare.
Le atmosfere sono molto calme ed oniriche, la ricerca delle origini di Birb alla scoperta dei suoni della foresta non è mai snervante anzi spesso esplorare questo sottobosco lussureggiante è un vero piacere per gli occhi.
Le meccaniche semplici delle prime fasi di gioco si arricchiscono di nuovi tasti e le sfide musicali con i "boss" diventano sempre più ostiche e degne di un gioco musicale come quelli di Persona e qui il senso del ritmo è importante.
Purtroppo per me non è stato facile superare con una buona votazione certe fasi di gioco ma è proprio in quei frangenti che ho capito che questo gioco mi piace davvero.
La longevità non è stellare ma volendo fare lo sforzo di trovare tutti i collezionabili, grazie all'open world, si può platinare questo titolo divertendosi in una decina di ore.
Il sonoro è bello ma non come ci si potrebbe aspettare, per questo ho incluso la videorecensione, ma è una scelta per ricreare le atmosfere vintage e se fosse uscito davvero vent'anni fà avrebbe lasciato il segno.
Insomma Songbird Symphony mi è proprio piaciuto e per questo ve lo consiglio caldamente.
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