Il tempo dei Samurai è tornato!


Uno stiloso salto nel passato, non c'è altro modo per descrivere il nuovo Samurai Shodown, chiamato semplicemente così senza numeri per marcare il senso di nuovo inizio per la saga di picchiaduro SNK a base di spade e samurai.
Si tratta di un gioco ben caratterizzato che riesce a mio avviso a riprendere in pieno il gameplay e le atmosfere dei primi Samurai Shodown 2D che hanno segnato le sale giochi e reso il Neo Geo una gran console.
Ora più che mai con le potenzialità visive del 3D occorre ridare vita a questi miti bidimensionali come già Street Fighter V ed il quarto capitolo prima di lui hanno saputo fare.




Gustatevi quindi la mia prima ora di gioco nel video soprastante così da scoprire con me cosa ha da offrire questo gioco.


Come avete potuto vedere lo stile è parte integrante di questo picchiaduro e già dal design in cell shading e dai menù pieni di kanji e scritte verticali a pennello il mio amore ha prevalso sulla ragione.
Però anche dopo riguardando il gioco con occhio distaccato devo ammettere che la SNK ha fatto un lavorone nel ridare vita dopo una decade alla sua saga.


A differenza di Namco ed il suo Soul Calibur, che è nato dopo Samurai Shodown ed ha avuto alti e bassi notevoli, qui si respira la stessa atmosfera e senza troppe ciance ritroviamo alcuni dei personaggi più amati della serie e forse il primo difetto a mente lucida che ho trovato è che il roster è molto esiguo.
Infatti sono solo sedici i personaggi base più quattro come DLC con il primo season pass, che al lancio è gratuito, ma la qualità del singolo è certamente superiore alla quantità.


Una delle cose fondamentali di questo gioco è appunto il suo gameplay che fonde i classici picchiaduro con super mosse ad un simulatore di duelli, dove il danno è proporzionali all'indicatore Rabbia e quindi si può vincere anche con pochi colpi ben piazzati.
E' inoltre possibile disarmare l'avversario oppure usare delle tecniche speciali una volta sola per incontro così da cercare di ribaltare la situazione.


Graficamente il gioco è valido, nulla di sconvolgente ma a parte qualche rallentamento online più che altro per la connessione non ho riscontrato bug evidenti, e dato che amo il design usato per i fondali sono davvero compiaciuto di quello che vedo.
In meno di 20GB di installazione, ed una patch D1 di neanche 1GB, questo titolo rilancia al meglio la storia saga.


Grazie anche all'audio giapponese e tutti quei kanji trovo davvero strano che Samurai Shodown sia in italiano ma la cosa non mi dispiace affatto.
La seconda nota dolente è certamente il boss finale, così poco carismatico che non mi ricordo come si chiama, e secondo me potevano fare molto meglio.
La saga di King of Fighters mi ha abituato bene ed il nuovo capitolo è stato un altro degno ritorno perciò a mente fredda sono un po deluso da un personaggio così sotto tono.


La terza cosa che non si nota subito è la mancanza di veri e propri extra, infatti sebbene ci siano svariate ricompense da sbloccare nelle modalità di gioco si tratta principalmente di immagini mentre i costumi sono a pagamento sullo store.
Attualmente c'è gratis quello retro di Nakoruru se si accede dallo store nel gioco ma gli altri due sono a pagamento e prevedo che ne usciranno altri, certamente avrei preferito sbattermi a giocare per sbloccarli ma posso vivere anche senza.


La cosa importante è che il gioco sia divertente ed appagante e Samurai Shodown è ricco di sfide tra cui il Dojo che permette di sfidare i ghost dei giocatori online, un po tipo le battaglie AI di Mortal Kombat, ed altre modalità arcade tipiche dei picchiaduro old style.
Infatti non solo design e gameplay sono vecchia scuola ma anche il set di trofei che prevede solo di provare le tre opzioni di gioco online e basta così da concentrarsi sul gioco in singolo e platinarlo in semplicità, non come Tekken 7 ma quasi.
Essendo molto arcade la longevità è soggettiva ma visto che è un piacere da giocare direi che ci starò attaccato per molto tempo.


Se non avete mai giocato alla saga questo è paradossalmente il miglior punto d'inizio per i neofiti perché grazie alla difficoltà scalabile ed ai tutorial si apprende il ricco combat system e lo si fa proprio così da poter giocare anche i precedenti capitoli con una marcia in più.
Infatti tra collection e remastered si possono giocare praticamente tutti compreso il bellissimo The Last Blade 2.


Insomma se non l'avete ancora capito questo è un gran picchiaduro degno dei suoi predecessori ed in grado di affascinare anche le nuove generazioni.
A mio avviso si tratta di un ottimo prodotto che dimostra come la qualità sia meglio della quantità ed adesso spero che anche Fatal Fury subisca un trattamento del genere così da avere nuovamente il trio d'oro della SNK anche su PS4.

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