Teneri dentro, brutali fuori


Il titolo di questo post non si riferisce ad un nuovo tipo di yaoi, che probabilmente esiste già, ma ben tre fumetti che hanno come tema una violenza disumana motivata da un incredibile dolcezza.
Infatti è spesso l'amore a farci compiere i crimini più turpi ed azioni abberranti e questo aspetto della società umana viene visto e distorto dai manga, che non ne sono la causa ma una tela dove l'artista dipinge il suo disegno, e giusto il primo di questi fumetti parte da u presupposto inquietante la voglia di distruggere quello che amiamo.


Ti amo ma fatti ammazzare nasce dalla mente di Sousou Sakakibara e come dice il titolo, la cui traduzione dal giapponese all'inglese è molto più poetica Konya wa Tsuki ga Kirei Desu ga, Toriaezu Shine ovvero The moon is beautiful tonight, but first, die - I love you so I kill you, è uno shonen che parte come uno shojo per trasformarsi per colpa di un virus che rende iperviolenti in un massacro allucinante e sanguinolento.
I disegni di Majuro Kaname non mi convincono però a pieno ed infatti molti lo snobberanno credendolo tutt'altra cosa mentre è un puro concentrato di cattiveria in cui la follia sembra il vero protagonista.




Ma quello che mi ha colpito duro è stato Gleipnir ovvero la storia di un ragazzo che si trasforma in mostro pur restando buono e come suggerisce la copertina una ragazza gli entra dentro come fosse il costume di una mascotte e lo usa per ammazzare altri mostri che erano loro amici e compagni di classe.


Qui il tratto di Sun Takeda mi piace un sacco e soprattutto ho adorato il design di questa follia delirante scaturita dalla sua mente.
Si tratta di qualcosa di già visto ma che unisce la pucchosità dei peluche giganti tipo Prezzemolo alla cattiveria di una power armor ed anche qui il pubblico che giudica solo dalla copertina non riuscirà a comprendere di cosa tratti questa geniale opera.



Dico che l'idea non è nuova perché già dal 2014 in Giappone esiste Dolly Kill Kill in cui delle bambole giganti dall'aspetto grottesco seminavano morte e distruzione con un taso di cattiveria decisamente sopra la media.
Mostri dalle fattezze di cose che amiamo vengono a distruggere l'umanità in un tripudio di gore degno del maestro Miike e ciò mi è piaciuto anche se non è adatto a tutti.


Il fatto che queste opere siano quasi coetanee in patria ed anche da noi visto che sono pubblicate entrambe dalla Panini Comics sul finire del 2018 fa capire come siamo indietro ma quando ci svegliamo prendiamo tutto in massa.
Effettivamente una selezione più oculata sarebbe stata gradita anche perché ognuno di questi tre fumetti fatica a trovare un vero genere d'appartenenza secondo gli standard italiani in cui quello che amiamo cerca di ucciderci spietatamente.
Si tratta però di tre opere che vanno lette e capite come all'epoca era successo con Dorohedoro perché sono così fuori dagli schemi che non si possono giudicare dalla copertina.

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