Il manga di Final Fantasy che non ti aspetti


Ormai pensavo di essere abituato a quello che Square-Enix può fare con i suoi brand ma questo nuovo manga Final Fantasy Lost Stranger non è per niente quello che mi aspettavo ed una volta tanto è molto meglio di ciò che credevo.
Solitamente gli anime su Final Fantasy, soprattutto quelli in CG che non c'entrano niente, ed i pochi manga usciti sono prodotti così collaterali da risultare fastidiosi agli occhi di un fan della saga eppure l'idea di questo fumetto scritto da Hazuki Minase nel 2017 è banale ma intrigante.


Badate bene è banale perché ormai questo escamotage si è visto parecchio nelle produzioni fantasy ed incentrate sui videogiochi, anche se credo che tutto risalga a Rayearth e Wataru, infatti tutto ruota attorno ad un impiegato della Square-Enix che viene coinvolto in un incidente insieme alla sorella e finisce nel mondo di Final Fantasy che sino ad ora aveva vissuto solo giocando.


Da Sword Art Online in poi l'idea del nerd che finisce nel gioco e diventa l'eroe è un po sfuggita di mano ai giapponesi ma l'idea applicata al mondo di Final Fantasy, quello del XI e del XIV, pieno di Chocobo e Moguri è stuzzicante.
I disegni di Itsuki Kameya sono molto shoujo nonostante i buoni dettagli ed il design che ha saputo ricreare dal videogioco ed ancora non so bene se mi piacciano oppure no.


Il primo numero scorre veloce con alcune cose ispirate a Sword Art e Log Horizon o forse è semplicemente il buonsenso del videogiocatore a confronto dell'eroe fantasy scemotto ma quello che mi preoccupa è che nuovamente J-Pop ha importato un manga che è solo al numero due e che quindi rischia di rimanere sospeso per mesi nell'attesa che in patria prosegua.
Comunque per gli amanti dell'ambientazione di Final Fantasy è un must da avere ed il fatto che no n si rifaccia ad un gioco preciso è solo che un bene per quest'opera na d'altronde la serie ha proprio questa caratteristica solo che i fan lo dimenticano spesso scatenando diatribe su cosa sia meglio invece di gustarsi i nuovi prodotti come Final Fantasy XV che non hanno collegamenti con il passato.

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