Cutie Honey Universe festeggia il 50° anniversario di Go Nagai


Per celebrare i 50 anni di carriera di Go Nagai in Giappone e non solo sono partite diverse manifestazioni e remake dei suoi titoli più famosi, dopo il Devilman di Netflix che non ha convinto tutti, ed il film Mazinga Z Infinity di cui devo ancora parlare con lucidità, tocca adesso a Cutie Honey reinventarsi per le nuove generazioni.
Partita ad inizio aprile nella terra del Sol Levante la nuova serie animata Cutie Honey Universe ripropone storie e personaggi simili al manga originale del 1973 e quindi risulta un po datato per i giuvinidoggi ma godibile per i vecchi fan.


Saltando tutte le serie successive e dimenticando gli eventi futuristici degli splendidi OAV l'anime del 2018 ci propone una Honey studentessa che scappa di nascosto dalla scuola per combatte Phanter Claw che come al solito vuole mettere le mani sul sistema fisso degli elementi dell'aria uccidendo un sacco di gente.


Non mancano i mostri che con il loro design e tipologia hanno ispirato sin dagli anni settanta il genere dando i natali anche a Sailor Moon, ricordiamo che all'inizio si trasformava con diversi vestiti/lavori proprio come Cutie Honey, ma la trama di questi primi episodi sembra avere un sottofondo più corposo del classico scontro one shot.


Solo nel secondo episodio scopriamo le origini androidi di Honey che le racconta all'isprettrice Genet senza sapere che si tratta di Sister Jill sotto copertura proprio per carpirle i segreti.
Questa presenza del capo dei cattivi tra le fila di chi combatte proprio lei è una variante interessante che spero venga valorizzata bene nei prossimi episodi per cambiare il classico modus operandi della saga.


A livello di nudità questa serie rimane ecchi ma non come le precedenti seppure ci siano diverse cose tipiche di Nagai come il bondage e molti personaggi comici di altre serie.
Questo approccio meno erotico e più saffico, soprattutto nel triangolo Honey-Natsuko-Genet, mantiene l'interesse di noi maschietti sempre alto anche senza mostrare troppo mentre invece nelle scene di combattimento c'è un mare di sangue e morti ammazzati.
Cutie Honey per adesso combatte in una sorta di tunnel gravitazionale in cui uccide le avversarie spesso facendole letteralmente a pezzi e durante la sigla vengono presentati in chiaro i mostri dell'episodio mentre gli altri sono oscurati quindi per adesso si tratta di una decina di avversarie.


Bisognerà appunto vedere come evolverà ma il primo impatto non mi è dispiaciuto nonostante sia molto ancorata ai cliché classici della serie e molte citazioni, tra cui i personaggi apparentemente fuori contesto, difficilmente verranno notate e capite dai novizi di Nagai.
Cutie Honey Universe non è per tutti ma può essere apprezzato da molti quindi ne consiglio la visione anche a chi vuole magari  vuole avvicinarsi al personaggio.

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