Tra i post che voglio continuare a fare per piacere c'è sicuramente la rubrica sui Gunpla in cui tra tante foto e discorsi prolissi esibisco le mie creazioni e le mia mani nell'internet.
Questo post in realtà era in lavorazione da mesi dato che lo Stargazer è un model kit che ho costruito l'anno scorso ma appunto per mancanza di energie e tempo era rimasto nelle cose da smistare.
Ecco dunque un HG che non sarà molto snodato ma che ha certamente dei punti di forza che altri prodotti successivi si sognano.
Il contenuto della scatola è di pochi sprue tra cui uno dedicato alla basetta modulare che permette anche la scena di lotta con lo Strike Noir ed altre piccole chicche che andiamo subito a vedere.
Infatti la basetta ha due attacchi che posizionati in diversi modi permettono scene diverse e considerato il prezzo economico è un contenuto interessante.
Così com'è interessante il doppio set di adesivi uno nero lucido ed un altro iridescente per le venature dello Stargazer Gundam che così simula l'attivazione del sistema.
La costruzione è diversa da altri HG del Seed che ho fatto sino ad ora, il doppio snodo delle spalle permette una mobilità diversa da quello classico anche se poi il modello finito è abbastanza statico.
Man mano che si assembla vanno messi i vari adesivi e naturalmente ho scelto quelli iridescenti che danno un look più aggressivo al mezzo.
Ci sono poi diverse parti ad incastro che rendono il torace tridimensionale e più realistico di altri HG dell'epoca, ricordiamo che è un modello del 2006 ovvero più di una decade fà, ed il design mi piace tantissimo.
Come altri modelli della serie però prima delle braccia secondo il manuale bisogna montare le armi, cosa che non riesco proprio a capire, ed anche qui la pistola è una piccola sorpresa di tridimensionalità che rende molto di più di tante altre armi nonostante le dimensioni compatte.
La testa va rifinita con un po di marker ed il risultato è ottimo anche perché le plastiche si tagliano bene e lasciano pochi segni visibili.
Gli spallacci sono molto rigidi ma andando inseriti al doppio snodo consentono una mobilità superiore a quelle inserite nell'inserto rigido cosa che mi fa davvero piacere anche se sono scarso a metterlo in posa.
L'avambraccio con la parte esterna risulta molto caratteristico e si discosta dai modelli classici, infatti l'OAV da cui è tratto propone un rimodernamento di tanti Gundam già visti ed il protagonista è la punta di diamante dell'evoluzione un po come l'Unicorn Gundam per la storyline dell'Universal Century.
Le prime parti assemblate fanno intravvedere di già che si tratta do un buon model kit dalle linee tutto sommato sobrie e colori tenui dato che è tutto bianco con un po di grigio.
Ora si può mettere la mano con la pistola realizzata in precedenza ma continuo a non capire l'ingegnere che ha deciso quest'ordine di assemblaggio.
I piedi sono delle fette di una certa dimensione ma diciamolo subito lo Stargazer sta difficilmente in piedi e per questo ti danno la basetta in omaggio.
Senza contare che con le parti mobili che coprono il razzo rendono un piccolo gioiello architettonico un pezzo che in altri modelli HG è praticamente cavo.
Con la placca frontale e gli adesivi l'effetto finale è ottimo e serve solo qualche ombreggiatura, che ho realizzato con il real touch grigio, per dare profondità al pezzo.
Il bacino è molto datato e permette davvero poca mobilità ma volendo il gonnellino può essere diviso per dare la possibilità di muoverli singolarmente.
Le parti laterali vanno pannellate per fare risaltare i dettagli ed il gioco è fatto, ormai basta montare il tutto per ottenere un bellissimo modellino di Gundam.
L'aspetto ricrea fedelmente quello visto nell'anime ma i più sapranno che manca ancora qualcosa ovvero il backpack con l'anello che è una delle cose più rappresentative della serie e di questo model kit.
Lo zaino è facile da montare ma sono i bracci meccanici a dare sollievo ad un modellista grazie ai loro snodi.
Essendo molto più articolati del previsto mi hanno davvero stupito, anche questo è un pezzo che in un HG di basso prezzo non mi aspettavo.
Richiusi fanno comunque la loro figura e per aprirli bisogna seguire uno schema ma dato che sono pigro non ho fatto foto alla loro estensione per adesso.
L'anello è formato da più parti per ogni pezzo laterale e con qualche scanalatura rende bene senza contare che è di notevoli dimensioni artistiche.
Infine va preparata la base per i fasci d'energia ed è a questo che servono i perni metallici in dotazione, anche qui una chicca che altri model kit si sognano.
Una volta completato si ottiene un ulteriore supporto per la basetta, che però non potrà più ospitare il diorama di lotta, ma lo preferisco così perché rende tantissimo.
Come al solito sono un pessimo fotografo ma il modello merita parecchio anche perché ci sono parecchi dettagli che frontalmente non si vedono ma impreziosiscono lo Stargazer.
Per dare più senso di mobilità ad un piedistallo fisso si possono aprire i razzi ma soprattutto si può stendere l'anello con diverse mosse che questa volta vado ad illustrare.
Per prima cosa si rimuovono gli anelli così da maneggiare il pezzo con maggiore precisione.
Si inclina il vano e si fanno ruotare i pezzi esterni verso l'altro per poi inclinarli lateralmente e rimettere le parti separate dell'anello.
Si ottiene così un effetto ali che però non mi piace molto e difficilmente esporrò nuovamente questa posa.
Così come mi piace poco l'anello messo tra le gambe, posizionando semplicemente i perni del backpack verso il basso, ma almeno così sta in piedi da solo.
Pur essendo un modello ormai vecchio e poco conosciuto lo Stagazer Gundam è stato un bellissimo kit da costruire e lo consiglio a chi ama i Gunpla che anche nella loro forma HG possono essere tecnicamente interessanti come dimostra questo pezzo da collezione.
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