Mecha Colle vintage - Getter 1


Apriamo un nuovo filone di post dedicato al modellismo vintage, come se già non facessi mille serie diverse con sempre meno tempo da dedicargli, quindi partiamo con il Getter Robo olderrimo della Bandai perché... avevo le foto già pronte.
Il bello ed il brutto dei vecchi model kit è che richiedono diverse cure e spesso non sono mobili e funzionali come vorremmo, anzi spesso è impossibile metterli nelle pose delle foto promozionali, ma sono un bel banco di prova per chi vuole vedere l'evoluzione del modellismo nipponico e questi mecha collection di prima generazione sono ancora adesso uno spettacolo.


La componentistica della scatola può sembrare povera ma esaminandola bene si trovano diverse chicche che rendono questo modellino un must per gli appassionati.
Ad esempio ci sono le viti per il frame e le mani così come i piedi sono in gomma cosa all'epoca classica per un model kit ma il livello di dettaglio di questa serie, che comprende anche Mazinga ed il Grande Mazinga, è davveo alto per il prezzo contenuto.



La testa è semplice da assemblare ed ha gli adesivi per dare colore, ero tentato di colorare gli occhi con l'oro metallizzato ma sarebbe stato un po pacchiano.


Le plastiche si tagliano bene ed i segni si notano poco, consistenza è buona ma probabilmente per il fatto che si tratta di una ristampa, però la colorazione è un po troppo chiara per i miei gusti invece del rosso acceso dei modellini di adesso.



Il frame è componibili e snodato, cosa che per l'epoca equivale ad un MG di nuova generazione, e le varie parti del torace si fissano sopra questo esoscheletro mantenendo una discreta mobilità.



La giuntura tra le due parti del torso è fissata con due viti e rende la struttura flessibile e con un po di panel line ho fatto risaltare i dettagli che comunque sono notevoli per uno stampo così vecchio.



Il resto del busto è composto da plastiche gommose che nella parte superiore rossa permettono l'inserimento delle placche verdi rigide che si fissano con il tondino in alto mentre il mutandone giallo garantisce la posabilità delle gambe grazie alla sua elasticità.




Le gambe sono composte da diversi pezzi di esoscheletro collegate tra loro e per dare colore alle strisce si usano degli adesivi che però non coprono bene le zone apposite lasciando un po di margine.


I piedi sono principalmente gommosi, il che li rende poco stabili, e vanno ricoperti con una parte rigida.


La gamba in se presenta un ottima linea grazie alle parti tonde che sono già fuse intere così da non avere linee di giunzione.
Lo snodo del ginocchio è di vecchio tipo ma la resa è buona anche se i piedi nonostante l'attacco a sfera poccono inclinarsi poco e la stabilità è uno dei grandi difetti di questi modelli.



Le braccia seguono uno schema simile ma hanno il coprispalla morbido così da essere più mobili, personalmente trovo che sia una scelta che rende poco perché non stanno ben fermi in posizione.


L'avambraccio ha dei dettagli che non ricordavo nel Getter 1, diciamo che Nagai ed Ishikawa erano motlo minimalisti sulla forma variabile delle Getter Machine e su come si combinassero quindi i dettagli variavano dalla voglia dei disegnatori dell'anime.


L'effetto finale è buono anche s quello spallaccio storto un po mi rosica dentro, le mani sono in gomma ed oltre a quelle chiuse c'è il palmo aperto e quelle per impugnare i tomahawk.



Per quanto possa sembrare strano con la gomma facevano degli stampi davvero ottimi ed i dettagli delle dita sono notevoli mentre quelle per l'impugnatura mi danno l'idea di poca affidabilità nel tempo.




Infatti i tomahawk sono difficili da incastrare e la lama va colorata per non avere un grosso blocco nero tra le mani.


Il mantello è un pezzo opzionale che si incastra dietro la schiena ed anche se non è regolabile fa la sua figura.


Eccolo qui in tutto il suo antico splendore vintaggio, non è che si possa posizionare in tante maniere e non presenta fori per i piedistalli quindi pose acrobatiche ed in volo scordatevele, ma per me resta un must.
E' facile e divertente da costruire, non richiede rifiniture particolari, e soprattuto da quel senso di antico che aveva il primo Getter Robo.
I modellisti più estremi che non fanno model kit se non hanno parti mobili con meccanismi mobili probabilmente snobbano non sanno cosa si perdono perché io amo Getter e questo è un modellino magnifico da avere in collezione se amate l'opera di Go Nagai.

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