Un tuffo nel passato con Raiden V


Chi ha giocato i titoli della serie Raiden sa che un tempo sparatutto era sinonimo di qualcosa di molto diverso da Call of Duty o tutti quegli FPS online che imperversano oggi.
Un tempo, neanche tanto lontano, bastava un astronave che sfrecciava in verticale per dare quel senso di libertà e movimento che paradosslment ei simulatori 3D di oggi faticano a ricreare, ora la serie Raiden dopo il magnifico Overkill arriva su PS4 in formato digitale l'ultimo della serie.


In questo genere di giochi bastano giusto tre astronavi, esteticamente fighissime per gli standard fantascientifici degli anime a cui si ispirano, e qualche power up per le armi per giocare ore ed ore in scenari invasi da nemici e proiettili.


graficamente il gioco sfrutta la grafica poligonale per ricreare la visuale dall'alto con qualche effetto di rotazione e di profondità che il vecchio 2D non potrebbe gestire ma per i nostalgici come me basta ed avanza per fare scendere una lacrimuccia sulla guancia.


Boss giganteschi ed una quasi totale assenza di trama logica, anche se il personale di supporto parla in continuazione, accompagnano il giocatore in diversi livelli per quello che un gioco arcade deve e può fare ovvero divertire senza pretese.


Le nuove generazioni schiferanno un titolo simile ma per me è la somma delle esperienze videoludiche di decenni e quindi un titolo che riesce a dare il meglio in fatto di potenziamenti e giocabilità per il genere a cui appartiene ovvero è un bullet hell con i fiocchi.


Non a caso la serie ha compiuto 25 anni ed è ancora apprezzata nella terra del Sol Levante per essere uno dei titoli più tosti del genere, provate a finirlo senza essere colpiti, e per commemorare ciò sono presenti diversi bozzetti e disegni da sbloccare che denotano come la cura per il design sia uno dei punti di forza della produzione.


Purtroppo la fine della storia è davvero deludente e potevano mettere almeno un filmato o qualche immagine, dato che ne hanno fatte tante per le promo, ma l'esperienza è degna di essere vissuta e rigiocarlo con i vari bivi cercando di ottenere i punteggi top è un ardua sfida.
Chi volesse platinarlo avrà pane per i propri denti e nonostante sia fine a se stesso e ripetitivo mi attira più che Dissidia NT perché il fattore nostalgia ha il sopravvento sul buon senso.


Questo genere di giochi un tempo la faceva da padrone in sala giochi ma adesso sta scomparendo tranne appunto alcuni baluardi come questo splendido Raiden V che devo ammettere però di aver aspettato tra i saldi e per la recensione arriva solo adesso.
Se amata gli shmup è un titolo da avere ad ogni costo e sebbene non sia cambiato molto nel corso degli anni è proprio quella la sua forza, ci sono giochi che devono restare uguali e vedere che lo spirito di Raiden è sopravvissuto sino ad ora è per me una gioia.

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