Giusto ieri parlavo del quiz per il 30° anniversario di Final Fantasy ed adesso tocca al ventesimo di Duke Nukem, anche se il gioco è in giro da ottobre del 2016 sul PSN e ripropone la prima avventura del Duca con un nuovo episodio CINQUE, creato dai programmatori originali Allen Blum III e Richard “Levelord®” Gray per rendere appetitoso l'acquisto ai vecchi fan.
Come altri giochi ho aspettato i saldi ed adesso posso finalmente giocarlo per omaggiare un grande classico che tutto sommato è invecchiato bene.
La grafica per quanto similare all'originale è in realtà un 2.5D arricchito di effetti ma è possibile giocare al classico a discapito della fluidità.
Inoltre è stato introdotto un sistema rewind che permette di mandare indietro la propria morta e ricominciare qualche minuto prima ma lo sconsiglio a chi vuole vivere l'esperienza hardcore di questo capolavoro.
Per quanto datato la giocabilità è alta così come la rigiocabilità e la longevità perché Duke Nukem ha fato la storia grazie alla sua qualità ma alcuni lo ricordano solo per le cazzate.
Pensate a qualcosa di trash, davvero trash, ma con il gusto dei primi anni novanta ed ecco un FPS dove la Terra è invasa da alieni facoceri e dove l'unica speranza è un principe della finezza anzi un Duca che paga le prostitute per fargli mostrare le tette e lancia la merda sui nemici.
Per quanto le produzioni moderne siano smaliziate e cattive Duke Nukem ha sempre avuto un livello di batsardaggine ben oltre il satanismo di Doom ed il nazi power di Wolfenstein.
Certe cose lasciano basiti ancora oggi ma soprattutto è innegabile come il level design dei giochi single player di una volta sia nettamente migliore degli FPS di oggi, in Duke Nukem non ci sono corridoi e stanzoni pieni di nemici tra un checkpoint e l'altro ma zone da esplorare ricche di passaggi segreti e qualche enigma ambientale oltre alle chicche trash che gli avevano conferito un rating per maggiorenni.
Ancora adesso Duke Nukem è un capolavoro e mi spiace che i suoi seguiti siano stati uno peggio dell'altro sino ad arrivare all'orrore della PS3 ma ora si può giocare il capostipite dei giochi trash per eccellenza e ne vale la pena.
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