C'è sempre un Happy End?


Finiamo il mese di gennaio con una bella recensione di un grande film sottovalutato tra i blockbuster nerd in continua uscita e film decisamente non meritevoli delle sale cinematografiche...
Dopo cinque anni dallo struggente Amour, premio Oscar 2013 come miglior film straniero, Michael Haneke torna alla regia con un film coerente alla sua visione pessimistica dell’uomo e della società in cui opera. A partire dal titolo beffardo, un “lieto fine” che non può esistere per nessuno dei protagonisti, Haneke mette sotto la lente del microscopio una famiglia dell’alta borghesia francese nel contesto multirazziale e strategico di Calais, città di confine e sede del più grande centro di accoglienza d’Europa.
A volte questo blog mi permette di comunicare le mie passioni con il mondo ma non sono l'unico ad usare mezzi digitali per dire la sua ed ecco che un mio amico ha da poco pubblicato una nuova recensione per il film Happy End di Michael Haneke e mi fa piacere sponsorizzarlo.
Se volete leggere l'articolo completo è QUI ed ogni tanto parlare di cose serie e grande cinema è un piacere quindi consiglio poi la visione del film a tutti coloro che hanno apprezzato questa recensione.

Commenti