Uncharted ritorna in gran forma


Può una serie sopravvivere al suo protagonista? questo quesito si è presentato più e più volte nel mondo dei videogames e spesso la risposta è stata un secco NO!
Inutile dire che Assassin Creed dopo la scomparsa di Ezio e Desmond è in caduta libera, e dubito che Origin possa risollevarlo realmente, mentre saghe come GTA ed Elder Scroll puntano già nel fare storie ed ambientazioni ogni volta diverse ma Uncharted deve il suo successo in gran parte al personaggio di Nathan Drake un amabile e truffaldino cacciatore di tesori che ha saputo emergere dal nulla e ritagliarsi una grossa fetta di appassionati prima su PS3 e poi su PS4 con la sua fine.
Adesso però con Uncharted l'eredità perduta Naughty Dog il testimone passa a Chloe, già vista nel secondo e terzo capitolo, e Nadine una degli antagonisti del quarto titolo eppure lo smalto del gioco non cambia riuscendo ad affascinare nuovamente.


Sarà merito anche delle bellissime ambientazioni, oltre che delle bellissime ragazze protagonisti, ma il fascino che la serie ha su di me resta immutato.
oggettivamente parlando il gameplay è presso ché immutato con sezioni stealth e momenti legati alla narrativa alternati a sequenze d'azione e sparatorie sfrenate intervallate da qualche enigma ed arrmpicata.


Tra l'altro il tema iniziale della guerra l'ho trovato molto più maturo degli altri titoli che si ispirano maggiormente ad Indiana Jones per dare un fascino esotico alle avventure.
Sostanzialmente la storia regge ed il cambio di personaggi non fa rimpiangere Nathan anzi è un segno che forse la serie potrebbe continuare anche senza di lui.


Sono rimasto infatti molto sorpreso dalla complessità del rapporto tra le due ragazze e devo dire che nonostante i miei dubbi sul riciclare Nadine da mercenaria cattiva ad esploratrice con una coscienza inizialmente mi aveva fatto storcere il naso alcuni discorsi tra le due sono pietre miliari della narrativa videoludica moderna.
Ben inteso che il 90% dei giochi di adesso narrativa non ne ha affatto quindi belle battute e qualche riflessione profonda sono benvenute in quello che anche se è spacciato come un gioco stand alone resta un espansione.



Infatti nonostante l'eredità perduta non necessiti di Uncharted 4 per essere giocato il multiplayer è preso di forza da li, ma intanto non mi piace e quindi è solo un orpello che impreziosisce un pacchetto che dato il suo costo esiguo resta soddisfacente.
La durata è nettamente inferiore ma il gioco ha comunque un set di trofei completi ed il platino oltre a diverse sfide opzionali che possono dare un senso a rigiocare dopo i titoli di coda.


La jeep è essenziale per lo svolgimento del gioco e gli spostamenti dato che il territorio è vasto e sebbene la mappa sia funzionale aggiornandosi con le nuove scoperte e segnando cosa si è già completato ogni tanto ci si perde anche solo ad ammirare il paesaggio.
La direzione artistica è lodevole ed il motore grafico anche dopo più di un anno dalla sua nascita resta impressionante.


Quindi se volete tuffarvi ancora alla ricerca di tesori in compagnia di belle ragazze, non solo di Lara, questo spin off stand alone fa al caso vostro.
Nonostante la breve durata tutto fila liscio ed anche cercare i tesori secondari non è mai snervante regalando un esperienza di gioco fluida e divertente come tutti i prodotti Naughty Dog ed è proprio per questo che li adoro.
Uncharted l'eredità perduta è un fulgido esempio di come si può realizzare un piccolo sequel cambiando protagonisti ma non la qualità, sempre elevata, così che i fan non restino delusi dai nuovi prodotti e sebbene sia difficile spero che altri produttori seguano il loro esempio puntando innanzitutto sulla qualità e non semplicemente sul marchio famoso.

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