Era la fine degli anni 90 ed anche l'Italia stava scoprendo il fenomeno dei manga e cercava di adattarsi come meglio poteva, le case editrici andavano alla ricerca di nuovi successi da contrapporre a Dragon Ball che spopolava nelle edicole surclassando la Bonelli ed il classico fumetto italiano con la sua dose di azione ed umorismo così esotico.
Non erano ancora gli anni del cosplay e del fanatismo orientale, che poi sarebbe diventato normalità basta guardare tutti i ristoranti "giapponesi" dove vanno a mangiare le famiglie di oggi, e la Comic Art oltre a cercare di portare titoli famosi all'estero provò anche a crearne di nuovi.
Infatti fu il 1997 l'anno di esordio di Pugno! una miniserie di tre numeri disegnata da un allora sconosciuto Roberto Recchioni con un tratto finto manga, che personalmente trovo sempre agghiacciante ma che adesso spopola nei web comics ed in tutta una nuova generazione di "mangaka" italiani, eppure in pochi si ricordano di quest'opera.
Anche io me ne ero dimenticato fino a quando non mi sono capitati tra le mani questi tre volumi e sfogliandomi mi sono ricordato perché li avevo rimossi, invece è triste pensare che nessuno dei ragazzetti di oggi che si proclama conoscitore di fumetti perché legge le scan online conosca la Comic Art che fu una casa editrice incredibile anche nel settore manga.
Basti pensare che portò per prima Detective Conan ed anche molte altre serie ormai dimenticate videro la nascita sotto quel logo così come si è formato un giovane artista che adesso è una delle stelle italiane ma che nel 1997 disegnava Pugno! scimmiottando i film di arti marziali e gli stereotipi del genere.
Per me il manga italiano è semplicemente eresia, i manga sono asiatici i comics americani ed i fumetti italiani, questa distinzione non sarà chiara ai neofiti ma ma cose come Capitan Italia e Pugno sono quello che mi ricorda che le origini contano per creare un opera nel suo contesto e forse dovreste leggere questo "Spaghetti Manga" per capirne gli errori e gli orrori intanto li trovate a pochi euro in giro.
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