Garth Ennis non è un autore facile da amare, spesso esagera e quindi il mix tra humor e grottesco pende solo dalla seconda parte risultando poco digeribile dai neofiti, ecco dunque che con qualche perplessità mi accingo a leggere Caliban la sua nuova opera.
Un viaggio in treno dopo stacco gli occhi dal fumetto e mi accorgo di esserea ddestinazione capendo che effettivamente il suo stile mi piace un sacco e che per fortuna non ha scritto dieci pagine in più altrimenti mi sarei ritrovato chissà dove rapito dalla lettura.
Se siete pigri potete smettere di leggere questa recensione accontentandovi del fatto che ho trovato Caliban un ottima lettura da viaggio perché intanto il resto sarà un delirio paranoide su come questo fumetto mi ricordi Even Horizion di Paul Anderson.
Infatti l'astronave che nel warp entra in contatto con un entità aliena così diversa dalla concezione umana, che fa impazzire un membro dell'equipaggio trasformandolo in un pazzo omicida sovrumano, mi ricorda maggiormente quel film che non Alien.
Certo, c'è anche la solfa dell'alieno e della scorpeta di una nuova civiltà ma la trama di Garth Ennis è molto di più e quello che la rende cattiva è proprio quel tocco umano e quei sentimenti che tutti noi lettori possiamo capire ed assimilare.
Così quello che sembra stronzo, il capitano con il segreto di pulcinella con il suo primo ufficiale, e la protagonista non sono caratteri così distanti da persone che possiamo incontrare tutti i giorni ed è questo a rendere le opere di Ennis così popolari secondo me.
Tra l'altro i disegni di Facundo Percio sono molto buoni anzi a tratti visionari portando un po di alieno in quello che potrebbe sembrare il solito adattamento a fumetti di Alien, ed anche questa è stata una cosa che ha catturato la mia attenzione.
Come sempre non aspettatevi un lieto fine ma come tutte le opere horror incentrate su questo genere di situazioni ci sono comunque dei lati positivi e non si può negare che Caliban sia un gran fumetto nonostante l'uso di cliché ormai datati.
Questo fumetto è una lettura consigliata a tutti coloro che amano l'horror e la fantascienza ma soprattutto a coloro che adorano i comics crudi e drammatici per questo lo consiglio caldamente e mi è piaciuto così tanto.
Infatti l'astronave che nel warp entra in contatto con un entità aliena così diversa dalla concezione umana, che fa impazzire un membro dell'equipaggio trasformandolo in un pazzo omicida sovrumano, mi ricorda maggiormente quel film che non Alien.
Certo, c'è anche la solfa dell'alieno e della scorpeta di una nuova civiltà ma la trama di Garth Ennis è molto di più e quello che la rende cattiva è proprio quel tocco umano e quei sentimenti che tutti noi lettori possiamo capire ed assimilare.
Così quello che sembra stronzo, il capitano con il segreto di pulcinella con il suo primo ufficiale, e la protagonista non sono caratteri così distanti da persone che possiamo incontrare tutti i giorni ed è questo a rendere le opere di Ennis così popolari secondo me.
Tra l'altro i disegni di Facundo Percio sono molto buoni anzi a tratti visionari portando un po di alieno in quello che potrebbe sembrare il solito adattamento a fumetti di Alien, ed anche questa è stata una cosa che ha catturato la mia attenzione.
Come sempre non aspettatevi un lieto fine ma come tutte le opere horror incentrate su questo genere di situazioni ci sono comunque dei lati positivi e non si può negare che Caliban sia un gran fumetto nonostante l'uso di cliché ormai datati.
Questo fumetto è una lettura consigliata a tutti coloro che amano l'horror e la fantascienza ma soprattutto a coloro che adorano i comics crudi e drammatici per questo lo consiglio caldamente e mi è piaciuto così tanto.
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