Zootropolis, quando non si canta si ride tutti insieme


Sarà che mi piacciono i film della Disney, sarà che sono abituato agli animali antropomorfi che incarnano le virtù dei loro simili ma sono così profondamente umani, sarà che Zootropolis è un film dove non si canta ma si ride che me lo ha fatto apprezzare.
Insomma fa strano guardare qualcosa targato Disney senza Johnny Depp e senza musical ma i creatori di Frozen, anche se qui cantano appena, e Big Hero 6 non quelli Marvel sono riusciti seppur con qualche intoppo a creare un piacevole ecosistema.


La prima parte del film è quella più godibili grazie ai battibecchi tra la volpe furbacchiona Nick e l'integerrima poliziotta coniglio Judy.
Naturalmente Nick Wilde è uno dei motivi per cui vedere il film e le sue roccambolesche trovate risultano divertenti e richiamano a quei simpatici truffatori che tanto ho amato ne La Stangata ed altri film del genere, sarà per questo che lo adoro.


Simpatici anche i personaggi di contorno con il leopardo pasticcione ghiotto di ciambelle ed il bufalo capo della polizia sempre incazzato ma lo svolgersi della storia è quasi sin troppo lineare e scontato.
Verso metà film si è ormai fatta la conoscenza di tutto il cast e quindi le sorprese sono finite e chi è il vero cattivo si capisce senza difficoltà.


Però è proprio come è costruita Zootropolis, Zootopia in originale perché come per Moana-Oceania, sembra che noi italiani abbiamo problemi con i titoli troppoespliciti, e l'utopia degli animali di diversi habitat che coesistono pacificamente, non senza qualche problema come l'ufficio della motorizzazione che è un buco risucchia tempo in tutti gli universi, è la cosa più intrigante del cartoon.


Ad esempio ho trovato simpatico l'intreccio poliziesco, anche se blando, ma cert personaggi come Mr. Big sono troppo caricaturali es espliciti per risultare originali.
Nonostante alti e bassi questi 108 minuti passano in fretta e non a caso ha vinto sia un Oscar come miglior film animato che un Golden Globe incassando oltre 150 milioni worldwide di cui solo tre in Italia, quindi non mi stupisce non conoscere nessuno che sia andato a vederlo all'uscita, ed infatti l'ho visto solo adesso grazie ad un amico che mi ha prestato il bluray.


La morale è scontata ed il lieto fine pure ma devo dire che mi sono divertito parecchio a vederlo, rilassandomi per staccare un po dalla routine di tutti i giorni, e quindi lo consiglio anche se i premi e le nomination ricevute potrebbero alzare troppo le aspettative.
Adesso che i film ion CG sono all'ordine del giorno e la qualità sta diventando uno standard, così come le gag e la doppia chiave di lettura bambino-adulti, Zootropolis merita comunque ma soprattutto meritano i suoi poster promozionali alternativi di cui ho scoperto l'esistenza solo cercando immagini per questo articolo e ne sono felice...




Forse è proprio il fatto che non si prende mai sul serio, come la scena degli animali nudisti nel centro benessere, ma Zootropolis lascia dentro qualcosa e si sposa bene con tante altre tematiche.




Naturalmente questi tre poster sono i miei preferiti e chissà se in America li hanno usati davvero, nell'ignoranza mi piace bearmene la vista includendoli nell'articolo, perché se non c'è un po di auto critica ed ironia non si va da nessuna parte ed il nuovo ciclo di film Disney, ed anche Marvel, lo ha capito da tempo e questa ne è l'ennesima prova.

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