Un giorno entri in fumetteria e compri il primo numero di un nuovo manga, da li è subito amore per L'immortale di Hiroaki Samura grazie al suo tratto dettagliato ed alla storia seria e corposa, poi passano gli anni e la Comic Art muore lasciando l'opera a metà ed un ragazzo con tanti dubbi irrisolti ed amarezza.
Decenni dopo la storia è finita e grazie a Panini questo capolavoro del manga moderno è leggibile nella sua interezza anche se verso il finale perde molto del suo mordente quindi quando ho visto che Star Comics stava per pubblicare un nuovo fumetto di Samura ero abbastanza interdetto se prenderlo o aspettare.
Dopo aver letto i primi due numeri di Born to be on air devo dire che sono ancora confuso e la storia di Minare koda che dopo lo sprologuio in onda per sfogarsi di essere stata bidonata dal suo ragazzo intraprende la carriera radiofonica tra deliranti sogni ed immedesimazioni anche troppo curate tra realismo e satira ma sempre con grande cura nel dettaglio.
Infatti dai samurai immortali e killer prezzolati Samura mostra la sua poliedricità mettendosi in gioco con qualcosa di diverso e l'obbiettivo viene comunque centrato anche se non si rivolge allo stesso pubblico della sua precedente opera.
Il tratto di Samura resta maestoso ed ogni tavola risulta una gioia per gli occhi e quindi sebbene la storia potrebbe durare anni o concludersi in fretta, la serie è al secondo numero anche in Giappone quindi bisognerà aspettare parecchio per vederla continuare, devo ammettere che mi è piaciuta anzi mi ha proprio sorpreso.
Questo manga è qualcosa di diverso ma al tempo stesso famigliare e molto intrigante perché spazia da un concetto all'altro con naturalezza risultando molto scorrevole e piacevole da leggere.
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