Cladun Returns This is Sengoku! This is a Game!


Semplice, facile e diretto ecco queste non sono le parole che userei per descrivere Cladun e chi non lo conosce.
La serie iniziata nel 2010 su PSP arriva adesso su PS Vita, solo in digitale in Europa, e su PS4 quindi nonostante sia un giochino di poche pretese ho preferito averlo sulla console da casa Sony così da goderne appieno.
Infatti Cladun è un JRPG che adesso verrebbe considerato Souls Like; ma personalmente ricorda più classici come Alundra e Shining Force, Cladun cerca di ostentare una pixel art che ormai ha un po rotto le scatole ma rende sempre bene grazie anche ad un editor.


Effettivamente sono un po pentito perché secondo me rende davvero bene su console portatili ma prenderlo in digitale allo stesso prezzo mi sembra un furto, infatti l'installazione da neanche 600MB dura pochi secondi su PS4 e si ci tuffa subito nell'azione o meglio nella morte.


Infatti ci troveremo ad essere un anima perduta che visiterà il Giappone feudale in cerca di redenzione aiutando altri spiriti a concludere le cose lasciate in sospeso affrontando dungeon stilizzati ma non per questo semplicistici.
Il level design dei primi livelli può sembrare minimalista ma dal secondo capitolo in poi il gioco decolla con l'aggiunta di diverse opzioni e con i dungeon EX dove si possono trovare le anime dei guerrieri leggendari del periodo Sengoku come serventi.


Una delle personalizzazioni più importanti infatti è il magic circle che permette di combinare le abilità dei serventi con power up per il personaggio principale così da creare diversi pattern per affrontare determinate sfide.
Questa poliedricità rende Cladun Returns un ottimo gioco di ruolo che parte lento ma riesce a coinvolgere il giocatore passo passo e se amate il Giappone troverete tanti riferimenti che vi stuzzicheranno.


Il gameplay è meno immediato di quanto sembri, spesso un approccio adeguato a certi livelli è l'unico modo per passarli incolume e con l'avanzare nella storia le possibilità di fronte al giocatore aumentano esponenzialmente a differenza di Dark Souls ma non per questo si tratta di un easy win anzi la difficoltà è abbastanza alta anche se la morte non è così punitiva come nei souls.


In Cladun morire è un percorso di trial and error che indica al giocatore che non è adeguatamente preparato per il livello e quindi deve migliorare.
Questi fattori inuti al fatto che si possa salvare in città senza problemi, facendo anche diversi slot, ed i dungeon relativamente veloci rendono Cladun un ottimo titolo anche se si dispone di poco tempo per giocarlo.
Per questo nonostante lo scarso tempo a disposizione mi ci sono divertito parecchio e nonostante sia tutto in inglese ogni amante dei JRPG old style dovrebbe provarlo.

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