Optimus Prime in versione D-Style della Kotobukiya


Quando qualcosa è bella e ti piace davvero riesce spesso a superare le barriere del tempo insidiandosi nel profondo del nostro cuore.
Per questo i Transfirmers G1, la prima generazione del lontano 1984 creata dai giapponesi per gli americani, ha un posto speciale per me nonostante i disastri ferroviari delle serie successive e dei nuovi film dove non si capisce una mazza quando si muovono.
Per questo dopo il meraviglioso Shin Getter della Kotobukiya mi sono procurato anche il nostalgico Optinus Prime dei primi Transformers sempre della linea D-Style.


In una scatola di piccole dimensioni con dentro sette sprue si nota subito la qualità del modello anche perché costa quasi il triplo di un SD della Bandai ma ne vale la pena.
Tra le chicche di questo model kit si notano subito le plastiche trasparenti ma anche il bacino pre colorato, cosa tipica dei modelli Kotobukiya, dove alcune parti sonp già colorate a dovere e non necessitano di ritocchi così da essere pronte all'uso con un effetto smodato.



Si parte dalla testa che risulta sin da subito bella massiccia con gli occhi trasparenti ed una piccola chicca sul volto.


Infatti abbassando le "orecchie" si inclina la parte frontale del viso così da dare diverse espressioni a Commander Optimus Prime.


Il busto è riccamente dettagliato non tanto per i particolari, che comunque ci sono, ma soprattutto per le diverse plastiche colorate sovrapposte.


Inoltre si aggiungono i vetri trasparenti con le ante apribili che rendono il modello un piccolo gioiellino e non un semplice pezzo di plastica colorata.



Il design dei Transformers G1 era così meravigliosamente squadrato che ancora adesso renderlo perfettamente uguale minimizza quello che si può fare con la moderna tecnologia dei babbaccetti.


Per questo la Kotobukiya si è presa la libertà di renderlo un po più tondeggiante, oltre che deformed, ma il risultato a mio avviso è spettacolare.
L'unico particolare che avrei cambiato sono le giunture con le poly cap grigie sulle braccia perché non gli costava niente fare uno sprue rosso come avevano fatto per il Getter ma va bene lo stesso.


Si sono fatti perdonare mettendo nella confezione due pezzi che vanno a formare Optimus Prime nella sua versione trasformata in camion, e non quella schifezza con le fiamme tamarre dei film, che però va colorato per fare i vetri e le ruote oltre alla griglia frontale.
Carino il fatto che ci siano gli adesivi da mettere con il logo degli Autobotsed il risultato finale da lontano è molto apprezzabile.


A dire il vero c'è un secondo neo perché il fucile di Optimus dovrebbe essere scuro mentre qui è della stessa plastica grigio chiara del corpo ma fa lo stesso e volendo si può verniciare facilmente anche se ho preferito lasciarlo così.


Un ultimo ritocco sono andato a darlo con il marker dorato sulla Matrice del Comando che già ha il fulcro trasparente così da donargli un effetto che in questa foto è reso davvero male.
Si tratta di un piccolo tocco che migliora tantissimo la visibilità del pezzo, attraverso i vetri trasparenti, ed è semplice da eseguire.



Optimus ha in dotazione l'ascia di plastica trasparente, bella rigida e lucente, ed il ficule che anche così rende tantissimo.


Inoltre può essere montato sopra la versione camion anche se le proporzioni sono tutte sbagliate, ma cosa importa visto che macchine di tre metri diventavano robot alti venti, e fa la sua porca figura anche se le ruote si vedono sempre male in queste foto.

Autobot roll on!
Come ultimo accessorio Optimus Prime dispone di una mano destra con il dito puntato, da precisino della fungia qual'è, per indicare ai suoi compagni Autobot dove cavolo andare.
Il modellino è parecchio costoso se paragonato ad un SD della Bandai ma è assai divertente da costruire e molto semplice da realizzare e ritoccare per renderlo al meglio.
Consigliatissimo per tutti gli amanti dei Transformers vintage che aborrano quelle nuove versioni tratte dai cartoon in CG e dai film.

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